Il vero gol da segnare è quello che cambia il mondo (l’editoriale di David Oddone)

Kylian Mbappé, giovane fuoriclasse del calcio internazionale, continua a far parlare di sé non solo per le sue prestazioni straordinarie in campo e per il suo recente trasferimento al Real Madrid. Nel panorama calcistico contemporaneo, gli atleti non sono più semplici sportivi: incarnano modelli globali seguiti da milioni di persone sui social media, in grado di influenzare l’opinione pubblica e innescare cambiamenti sociali significativi. Mbappé, con la sua recente campagna contro il razzismo e le disuguaglianze, rappresenta un fulgido esempio di come lo sport possa essere veicolo di progresso.

Nelson Mandela affermava: “Lo sport ha il potere di cambiare il mondo”. Mai come oggi queste parole risultano attuali. Le dichiarazioni di un calciatore della caratura di Mbappé, amplificate dalla sua popolarità, raggiungono vasti segmenti della popolazione, sensibilizzandola su temi di grande rilevanza sociale. Il giovane francese ha dimostrato che un giocatore di calcio può fare molto di più che segnare gol: può ispirare, educare e mobilitare le masse verso cause giuste.

Naturalmente, non mancano le critiche. Alcuni sostengono che i calciatori dovrebbero concentrarsi esclusivamente sul gioco, evitando di entrare in ambiti sociali e politici. Tuttavia, questa visione risulta limitata e non tiene conto della realtà odierna, in cui lo sport è sempre più intrecciato con le dinamiche sociali. Ignorare le ingiustizie equivale a perdere un’opportunità preziosa di promuovere il cambiamento.

I calciatori, al contrario, hanno una responsabilità morale: utilizzare la propria influenza per il bene comune. Le loro posizioni pubbliche possono diventare potenti strumenti di trasformazione, capaci di ispirare milioni di persone e di dare voce a chi altrimenti rimarrebbe inascoltato. Mbappé, con il suo appello ai giovani francesi a votare contro gli estremismi, ha dimostrato che il calcio può fungere da catalizzatore per il progresso sociale.

Sempre più atleti stanno assumendo posizioni nette su questioni sociali, dimostrando che il loro ruolo si estende ben oltre i confini del campo da gioco. Tuttavia, tale impegno comporta anche una maggiore responsabilità: chi si erge a guida morale deve mantenere comportamenti irreprensibili, poiché gli errori non sono più tollerati quando si ambisce a essere un modello.

La responsabilità, però, non ricade solo sugli sportivi. Anche noi, come tifosi e appassionati, dobbiamo sostenere questi messaggi di uguaglianza, tolleranza e rispetto. Le nostre voci, unite, possono formare un coro potente, un appello per un mondo più giusto e solidale.

Perché il vero gol da segnare è quello che cambia il mondo.

 

David Oddone

(La Serenissima)