Il vertice con la Finanza, poi il Cdm. “Cosa succederà alla benzina”

L’aumento del prezzo dei carburanti è una delle priorità che il governo intende affrontare per andare incontro agli italiani. Il tema è stato al centro del colloquio che si è tenuto oggi pomeriggio a Palazzo Chigi tra il presidente del Consiglio Giorgia Meloni, il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti e il comandante generale della Guardia di Finanza Giuseppe Zafarana. Il vertice è stato utile per fare il punto della situazione e valutare le possibili ulteriori azioni di contrasto alle speculazioni in atto sui prezzi.

Sulla questione ha fatto luce Gilberto Pichetto Fratin. Il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, intervistato a Porta a Porta, ha dichiarato che “dovrebbe esserci una stabilizzazione dei prezzi” e poi ha fatto riferimento ai dati sulla media dei prezzi carburanti dei primi otto giorni di gennaio: “I valori di media sono aumentati rispetto al periodo dell’ultima settimana di dicembre“.

Per le 18:30 è stato convocato il Consiglio dei ministri che, tra le altre cose, potrebbe prendere in considerazione le decisioni da adottare contro il caro-benzina. Sul tavolo è comunque ferma la necessità di agire solo con le dovute coperture del caso: in tal caso l’esecutivo dovrebbe ragionare su come muoversi in base alle risorse a disposizione. Diverse le opzioni: intervenire sull’Iva, attivare l’accisa mobile oppure introdurre un bonus carburante per le famiglie in difficoltà.

Dalle parti di Forza Italia e della Lega si registra una notevole spinta per adoperarsi affinché vengano messe in atto tutte le mosse per calmierare il costo della benzina. Come riferito da Marcello Astorri su ilGiornale in edicola oggi, dagli ambienti del governo emerge prudenza in tal senso: resta sì in piedi l’ipotesi di un intervento nel merito, ma prima si vorrebbe appurare la natura degli ultimi rialzi dei carburanti.

Per Alessandro Cattaneo, capogruppo di Forza Italia alla Camera, va affrontato il tema legato ai prezzi: “Per abbassarli proponiamo una linea concreta, non urlata né costruita con slogan. Le accise sono state scontate quando il prezzo era arrivato a 2.30-2.40 euro, la riflessione che era stata fatta era di restare sotto la soglia dei 2 euro“.


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