Il Viminale sposta i migranti in Liguria: barricate della Lega

Il nodo migranti continua ad accendere lo scenario politico. Gli sbarchi sulle coste italiane proseguono senza sosta: nelle ultime settimane si è registrato un notevole incremento di arrivi che rischia di aumentare progressivamente con l’avvicinarsi della stagione estiva. Lo scontro tra i partiti dunque è destinato ad alimentarsi giorno dopo giorno. Intanto dal ministero dell’Interno partono ulteriori avvisi relativi alla distribuzione di immigrati sui diversi territori d’Italia. Ad esempio la Lega ha fatto sapere che in Liguria ai sindaci è già giunto un avviso chiaro in merito alla gestione del fenomeno migratorio: “Il Viminale ha avvisato i sindaci che venerdì prossimo saranno distribuite sul territorio ligure alcune decine di immigrati irregolarmente sbarcati in Italia negli ultimi giorni“.

A farlo sapere sono stati il deputato Edoardo Rixi (commissario Lega Liguria) e Matteo Camiciottoli (responsabile enti locali Lega Liguria), che attraverso una nota hanno però messo le mani avanti e anticipato le intenzioni del Carroccio: “Ovunque amministri la Lega non c’è spazio e non ci sono soldi“. Dunque per la Lega resta fondamentale la causa dei porti chiusi, garantendo fede ai principi e promettendo battaglia contro la linea aperturista del centrosinistra: “Ogni euro in cassa sarà usato per aiutare famiglie e lavoratori in difficoltà. E dove siamo all’opposizione ci faremo sentire a gran voce. Per la Lega difendere i confini non è un reato, è un dovere“.

Le Ong puntano l’Italia

Nel frattempo le Ong non cessano le loro attività in mare. E l’Italia riceve di nuovo altri schiaffi. L’ultimo è arrivato da Malta, che ha respinto la richiesta di un porto sicuro per gli oltre 400 migranti a bordo della Sea Eye 4 e ha invocato la responsabilità con lo Stato di bandiera e il porto di origine di Ratisbona. Invece di far rotta per la Germania, così come ieri aveva chiesto Nicola Molteni, la nave tedesca ha fatto rotta verso il nostro Paese e ora si trova a meno di 20 miglia nautiche dalle acque territoriali italiane, a ridosso della costa siciliana. La posizione del sottosegretario al ministero dell’Interno, in quota Lega, era stata limpida: “Nessuna responsabilità italiana nel coordinamento degli eventi avvenuti in zona Sar di altri paesi. Ci aspettiamo che l’accoglienza dei migranti e lo sbarco da una nave tedesca, di una Ong tedesca, avvenga in Germania, in ottemperanza allo spirito di solidarietà e condivisione Europea“.

Il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, sul proprio profilo Twitter ha espresso l’esigenza di assegnare un porto sicuro alla Sea Eye 4 dopo che l’equipaggio ha salvato oltre 400 persone nel Mar Mediterraneo. E ha annunciato: “Palermo con il suo porto e in tutte le sue articolazioni sociali è pronta ad accogliere. Si attendono le decisioni delle autorità competenti“. Su tutte le furie Matteo Salvini, che ha invece richiamato la Germania alle sue responsabilità chiedendo rigore da parte dell’Italia: “Fatemi capire. Una nave tedesca raccoglie 400 clandestini in acque libiche e maltesi, Malta rifiuta di assegnare un porto e questi si dirigono verso l’Italia. Difendere i confini non è un reato, è un dovere!“.


Fonte originale: Leggi ora la fonte