Il viscido opportunismo di certuni politici….di Gianni Toffali

Nell’odierno panorama politico italiano, ciò che sconcerta maggiormente non sono le ordinarie beghe di ordinaria amministrazione,  ma il viscido opportunismo di certuni politici. La maggioranza dei media è concentrata sulle brame di Fini e sul tradimento degli ex missini. Pochi si sono accorti che Pierferdinando Casini in quanto a “infedeltà”, non è secondo a nessuno, nemmeno al “traditore” per eccellenza Gianfranco Fini.  A metà novembre il leader dell’UDC promise al Cardinal Ruini che avrebbe rifiutato qualsiasi tipo di alleanza con Fini. Passato il tempo necessario per far dimenticare al vaticano e agli italiani la promessa fatta, lo scafato ex democristiano ha stretto una sorta di patto con l’anticlericale Gianfranco Fini per far cadere Berlusconi. Fregandosene del diktat di Bagnasco e Ruini, il disincantato traghettatore dell’ex balena bianca, ora ridotta a sardina, si è palesato non dissimile dai cattolici adulti progressisti, vale a dire,  ha “sacrificato” la politica alta e nobile, in nome delle ben più alte e redditizie “poltrone” offerte dal potere in caso di vittoria elettorale. Pur di ambire a diventare il leader maximo di un’improbabile terzo polo, l’ambizioso Pierfurbi (così chiamato da chi lo conosce da vicino) ha preferito apparentarsi con il laicista, filo abortista e filo gay Fini, piuttosto che sostenere il “peccatore”, che ama la vita e le donne. E pensare che la Chiesa, sancendo la fine dell’unità dei cattolici, s’era illusa che il lievito dei cattolici avrebbe dovuto fermentare in ogni realtà laddove i cattolici fossero presenti. Peccato che, per un’infausta eterogenesi dei fini, il lievito dei cattolici si è sgonfiato, mentre quello dei nemici della vita e dell’ordine naturale ha contagiato i cattolici tiepidi che amano i valori in cui credono tanto quanto i cani amano i gatti.

Gianni Toffali  Verona