Ilaria Salis resta in carcere, negati i domiciliari: in aula in catene

Il padre della maestra 39enne di Monza: “Governo dovrebbe fare esame coscienza”. Tajani: “Politicizzare caso non aiuta”. Schlein: “Schiaffo irricevibile”

Ilaria Salis resta in carcere: a Budapest il giudice ha respinto l’istanza per ottenere i domiciliari nell’udienza di oggi, 28 marzo. La maestra 39enne di Monza, detenuta nel carcere ungherese e accusata di presunte violenze commesse nel corso di una manifestazione neonazista nella capitale ungherese l’11 febbraio 2023, è entrata oggi in aula di nuovo in catene. Molti i video che mostrano le immagini della donna con ceppi ai piedi e catene ai polsi.

Per i difensori italiani, gli avvocati Mauro Straini ed Eugenio Losco (presente in aula), si tratta di “una misura all’evidenza sproporzionata, lesiva della dignità umana e della presunzione di innocenza” commentano all’Adnkronos.
AdnKronos