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  • Immigrati, un tesoro per l’Erario: pagano 7 miliardi di tasse

    imgresI contribuenti stranieri sono più di 2 milioni e versano 6,8 miliardi solo di Irpef. A Prato il picco in rapporto al totale, a Milano la presenza più qualificata e i versamenti più pesanti. In difficoltà le comunità storiche, in crescita cinesi, indiani e filippini

    ROMA – A Prato un contribuente su sei parla straniero. A Milano uno su dieci. In Italia, sono 2,2 milioni i “nuovi italiani” che versano le tasse. Il loro “tesoretto”? Circa 6,8 miliardi di euro di Irpef pompati ogni anno nell’apparato circolatorio del Paese. E mentre le comunità storiche risentono la crisi (romeni, albanesi e marocchini), crescono i contribuenti cinesi, indiani e filippini.

    A pesare il contributo fiscale dell’immigrazione in Italia è uno studio della Fondazione Leone Moressa. I risultati? Nonostante restino grandi sacche di nero, stando alle dichiarazioni dei redditi 2015, “l’impatto fiscale della presenza immigrata in Italia è in questo momento molto rilevante. Un contributo dato alle casse dello Stato da circa 2,2 milioni di contribuenti (il 7,2% del totale) che vale circa 6,8 miliardi di euro. Nel bilancio complessivo sui costi e benefici dell’immigrazione, il gettito Irpef è sicuramente una delle voci d’entrata più significative, a cui vanno tuttavia aggiunte le imposte indirette, le accise sui carburanti, le tasse su permessi di soggiorno e acquisizione di cittadinanza”.

    A livello regionale, il maggior numero di contribuenti nati all’estero è in Lombardia (481mila), seguita da Veneto (253mila), Emilia-Romagna (250mila) e Lazio (225mila): nelle prime 4 regioni si concentra oltre la metà dei 2,2 milioni di contribuenti immigrati. La media procapite di imposta versata è di 3.058 euro, con il picco massimo in Lombardia (3.703) e il minimo in Calabria (1.799). L’incidenza percentuale dei contribuenti stranieri è mediamente del 7,2%, con record nel Nord-Est (11,6% in Trentino-Alto Adige e 10,9% in Friuli-Venezia Giulia).

    Anche tra le province, è il Centro-Nord a farla da padrone. A Prato, nota per la forte presenza cinese, i contribuenti Irpef nati all’estero sono ben il 15,3% del totale (e versano l’8,6% dell’imposta complessiva). Tra le prime 15 province troviamo una forte presenza di Friuli-Venezia Giulia, Trentino-Alto Adige, Veneto, Lombardia ed Emilia-Romagna. Anche a Milano è forte l’incidenza di contribuenti stranieri: quasi il 10% del totale. Milano è pure la provincia dove l’Irpef media procapite è più alta (4.822 euro), “segno di una presenza straniera qualificata e integrata nel tessuto produttivo”.

    Chi versa di più? Sicuramente i romeni, che rappresentano il 18,2% dei contribuenti nati all’estero. Seguono albanesi (7,2%) e marocchini (5,4%). Ma le comunità “storiche” sono in difficoltà: “Probabilmente continuano a risentire della crisi, oltre che di dinamiche demografiche che fanno diminuire in parte la popolazione attiva”. In forte aumento invece la Cina: 92mila contribuenti che versano quasi 250 milioni di euro di Irpef, registrando un +6,5% nel numero di contribuenti e +11,9% nelle tasse pagate. Molto dinamici anche altri migranti dell’Asia meridionale: India e Bangladesh hanno registrato nel 2015 un aumento del 7,1% nel numero di contribuenti, mentre le Filippine addirittura un +10%.

    La Repubblica.it