Cesena, 7 ottobre. “Il primo dato certo è che le forze politiche di maggioranza, con in testa il PD, e tutta l’area del sinistrismo radicale e dell’immigrazionismo terzomondista non conoscono i contenuti dei ‘decreti sicurezza’. O, meglio, non li conosce la pletora di sostenitori di quest’area politico/culturale, ma i vertici lo sanno eccome. E preferiscono non chiarirlo, lasciando i loro supporter nell’ignoranza, puntando invece a scaldare gli animi con i soliti slogan anti-Salvini. L’obiettivo dichiarato è l’inclusione illimitata, che obiettivamente sarebbe un grave vulnus per le nostre comunità. Il secondo dato certo è il timore del Pd, in particolare, di avere sempre meno presa sull’opinione pubblica. Di qui, la ricerca di nuove aree di consenso, costi quel che costi. Il terzo dato certo è il nuovo boom di immigrazione irregolare che sta oltrepassando illegalmente i confini italiani, grazie a un Governo Conte che sembra incoraggiare gli sbarchi, anziché bloccarli come qualunque Paese normale farebbe. Si tratta di stranieri, soprattutto giovani maschi, che non fuggono da alcuna situazione di guerra o persecuzione (dato ormai chiaro e verificabile), che entrano nel nostro territorio grazie a organizzazioni criminali internazionali che lucrano miliardi sulla tratta e ad altre organizzazioni, anch’esse molto lautamente finanziate, il cui obiettivo è ideologico e politico. Il quarto dato certo è che i migranti illegali, senza risorse, senza particolari attitudini, alcuni già facenti parte della criminalità organizzata nel loro paese o in procinto di esserlo nel nostro, quando non terroristi, rimarranno in Italia sine die a spese dei contribuenti, grazie alle nostre leggi lassiste e permissive e all’attuale Governo, e non verranno né accolti, né condivisi da alcun altro Paese europeo. Evidente che per scaricare questo grave problema interamente sull’Italia, si deve poter contare su un Governo consenziente, formato da partiti per cui il fenomeno immigratorio irregolare possa avere anche risvolti positivi. Soprattutto se ai porti e ai confini aperti si aggiungesse la cittadinanza facile e quindi nuovi bacini di voti. Facile individuare questi partiti che stanno festeggiando il deragliamento dei decreti sicurezza, che tanti risultati positivi hanno portato, e che stanno puntando allo Jus soli e allo Jus culturae, per arrivare ovviamente alla cittadinanza per tutti. E chissenefrega delle ricadute inevitabili sulla nostra identità, sulla nostra cultura, sulla coesione sociale, sulla sicurezza, sui servizi, sul welfare, sulla povertà e sul degrado. Questo accade solo in Italia. Perché i Governi degli altri Paesi chiudono i confini, pretendono percorsi severissimi per la cittadinanza, espellono gli irregolari, usano il pugno di ferro sulla criminalità straniera, innalzano barriere. Ma in Italia ci sono il Pd e altre forze sociali a cui forse tutto questo non interessa, essendo i loro obiettivi diversi. Ovviamente noi saremo in prima linea per contrastare queste derive e per evitare che il ragionamento si limiti a slogan come accade a Cesena. L’abbiamo sempre dichiarato, sì all’immigrazione regolare che si vuole integrare, lavora e paga le tasse, no all’immigrazione senza controllo che rischia di incrinare la stabilità, la sicurezza e l’identità di una nazione”.
Così in una nota la Lega di Cesena.
Ufficio Stampa Lega Romagna