Dal prossimo 1° giugno 2025, Ortolani Cofri entrerà ufficialmente a far parte della grande famiglia Agrintesa, una delle principali cooperative nazionali nel comparto ortofrutticolo e vitivinicolo. La fusione per incorporazione è stata approvata all’unanimità dalle assemblee dei soci di entrambe le realtà, sancendo così l’unione tra due storiche cooperative del territorio emiliano-romagnolo.

Fondata nel 1893, Ortolani Cofri porta in dote oltre 100 produttori romagnoli e un catasto di oltre 300 ettari di frutteti. Tutti i suoi dipendenti verranno assorbiti da Agrintesa, con garanzia di mantenimento occupazionale, e lo stabilimento di Imola sarà mantenuto come punto di conferimento e stoccaggio.
«Si tratta di un’operazione perfettamente in linea con la nostra vocazione all’aggregazione virtuosa», ha dichiarato Aristide Castellari, presidente di Agrintesa. «L’unione rafforza la nostra presenza nel territorio imolese e ci permette di accogliere realtà agricole che condividono la nostra visione, generando sinergie e valorizzando il prodotto dei soci».
Per Ortolani Cofri, la fusione rappresenta una scelta strategica per affrontare le difficoltà legate alla sostenibilità economica del settore, messe a dura prova da eventi climatici estremi e nuove fitopatie. «Con Agrintesa troviamo solidità, visione e strumenti per guardare al futuro», ha spiegato Gabriele Cristofori, presidente della cooperativa imolese. «Garantiamo così continuità alle aziende e ai lavoratori».
L’integrazione operativa è già avviata, come confermato dal direttore generale di Agrintesa, Cristian Moretti: «I nostri tecnici agronomi stanno collaborando con i nuovi soci su progetti di diversificazione varietale e produttiva. Il nostro obiettivo è sostenere lo sviluppo delle loro aziende in modo concreto e lungimirante».
Con questa operazione, Agrintesa consolida la sua leadership nel settore, promuovendo un modello cooperativo incentrato sulla valorizzazione del lavoro agricolo, sulla centralità del socio e sulla capacità di affrontare insieme le sfide del mercato.