Un’auto mai vista prima sul territorio, un’accelerazione improvvisa alla vista della volante della Polizia, e l’istinto degli agenti che si rivela ancora una volta determinante. È quanto accaduto lunedì pomeriggio a Imola, dove un controllo apparentemente di routine ha permesso di individuare due sospetti legati a una truffa messa a segno il giorno prima a Casola Valsenio.
A bordo di una Peugeot 308 scura, due uomini campani – rispettivamente di 50 e 27 anni – hanno attirato l’attenzione degli agenti del commissariato locale per la loro condotta insolita. Alla vista della volante, l’auto ha infatti aumentato la velocità in modo sospetto. I poliziotti hanno così deciso di non perderli di vista, mantenendo la distanza per non insospettirli ulteriormente.
La corsa della Peugeot si è interrotta nel parcheggio del supermercato Famila. È lì che la Polizia è intervenuta, fermando i due uomini per un controllo. Il comportamento dei soggetti ha confermato i sospetti iniziali: nessuno dei due ha voluto mostrare i documenti d’identità, e l’uomo alla guida è risultato sprovvisto di patente, motivo per cui è scattata una multa da 5.100 euro.
Alle domande degli agenti, entrambi hanno fornito risposte evasive, senza riuscire a spiegare la propria presenza a Imola. Nemmeno sulla provenienza dell’auto sono riusciti a chiarire: sostenevano di averla noleggiata a Trento, ma non hanno esibito alcun contratto. La vettura è stata così sottoposta a fermo amministrativo, mentre sono scattati accertamenti più approfonditi.
Le verifiche hanno confermato i timori degli investigatori: la Peugeot era stata segnalata proprio il giorno prima nei database della Polizia, in quanto utilizzata per una truffa avvenuta domenica a Casola Valsenio. Secondo la ricostruzione dei carabinieri, i malviventi avevano ingannato un’anziana con il solito stratagemma del finto avvocato, convincendola a consegnare del denaro con la scusa di dover risolvere urgentemente una questione legale legata a un parente coinvolto in un presunto incidente.
I due uomini fermati risultano gravati da precedenti penali, anche specifici, per reati contro il patrimonio e per stupefacenti. La Polizia ha inviato le foto segnaletiche ai carabinieri di Casola Valsenio, per agevolare l’eventuale riconoscimento da parte della vittima.
Nel frattempo, il questore di Bologna ha emesso nei loro confronti un foglio di via con divieto di ritorno nel territorio imolese, misura che mira a prevenire ulteriori episodi di microcriminalità in zona.
Una segnalazione nel momento giusto, un pedinamento discreto e una prontezza operativa che ha permesso di smascherare due sospetti truffatori prima che potessero colpire di nuovo.