(ANSA) – MILANO, 27 MAR – Un incontro, in parte diplomatico e
in parte operativo, così è stato definito, tra alcune autorità
statunitensi e gli inquirenti milanesi si è tenuto nel
pomeriggio di oggi nell’ufficio del procuratore di Milano
Marcello Viola. Al centro del vertice il caso di Artem Uss,
l’imprenditore russo e figlio del governatore di una regione
siberiana che era stato bloccato a Malpensa il 17 ottobre, su
mandato d’arresto internazionale dell’autorità giudiziaria di
New York, e che è evaso dai domiciliari, nel Milanese, il 22
marzo, dopo che la Corte d’Appello di Milano il giorno prima
aveva concesso l’estradizione verso gli Stati Uniti.
Da quanto si è saputo, nelle indagini, condotte dai
carabinieri e coordinate dal pm Giovanni Tarzia e dal
procuratore Viola, oltre all’ipotesi di reato di evasione si fa
strada concretamente anche quella di procurata evasione.
Accertamenti serrati sono in corso, infatti, anche su presunti
complici, una rete di persone da ricostruire, che avrebbero
aiutato il 40enne nella fuga con una pianificazione e
organizzazione chirurgica. Si indaga su questo fronte anche sul
probabile coinvolgimento di persone arrivate dall’estero e dei
servizi segreti russi. E Uss, intanto, con grande probabilità si
troverebbe già all’estero. (ANSA).
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