Imprenditore sammarinese condannato per false generalità (del fratello ai Carabinieri) e guida in stato d’ebbrezza a 10 mesi.

carabinieriSorpreso alla guida ubriaco aveva fornito le generalità del fratello, un imprenditore sammarinese di 35 anni.

Quando ai carabinieri era arrivato il fax della Gendarmeria con il documento del congiunto del conducente, i militari avevano creduto di riconoscerlo e così era scattata la denuncia nei confronti della persona sbagliata.

L’episodio risale al novembre 2012, ma quando oramai il vero protagonista della vicenda pensava ormai di averla fatta franca il caso è scoppiato in famiglia.

Il fratello innocente, infatti, di fronte alla notifica del provvedimento  del ritiro della patente e dell’azione giudiziaria nei suoi confronti per guida in stato di ebbrezza aveva annunciato a tutti l’intenzione di fare il diavolo a quattro per denunciare e mettere fine a quello che lui riteneva un errore da parte delle autorità italiane.

A questo punto il fratello, per evitare guai peggiori, si era fatto avanti per spiegargli che in effetti si trattava di uno scambio di persona, ma che all’origine di tutto c’era una ”sciocchezza” commessa da lui.

Alle parole aveva fatto seguire i fatti: ormai ravveduto e intenzionato ad evitare ingiuste rogne al fratello si era presentato ai carabinieri spiegando la storia di quando era stato fermato con un tasso alcolico superiore al consentito e aveva dato il nome del fratello.

Accusato a quel punto di aver fornito false generalità ad un pubblico ufficiale, l’uomo è finito davanti al giudice e condannato con rito abbreviato (e in continuazione con il reato di guida in stato di ebbrezza) alla pensa complessiva di 10 mesi di reclusione.

Corriere di Rimini