
(ANSA) – CASERTA, 16 NOV – Un caso di lupara bianca avvenuto
nel 2008 a Dragoni, nel Casertano, legato però ad interessi
economici e non alla criminalità organizzata, è stato risolto
dai carabinieri e dalla Procura di Santa Maria Capua Vetere con
l’arresto dei due presunti responsabili, uno finito in carcere,
l’altro ai domiciliari con braccialetto elettronico. L’omicidio
è quello dell’imprenditore immobiliare di Dragoni Sandro
Ottaviani, il cui corpo non è mai stato ritrovato, e di cui nel
2020 il tribunale di Santa Maria Capua Vetere ha dichiarato la
morte presunta. Ottaviani scomparve il 23 aprile del 2008 dopo
un incontro con due persone presso un capannone industriale
situato a Dragoni in località Ponte Margherita, di cui
Ottaviani, in qualità di proprietario, stava trattando la
vendita; sul posto i carabinieri trovarono solo l’auto
dell’imprenditore. I familiari ne denunciarono immediatamente la
scomparsa, e in un primo momento si pensò all’allontanamento
volontario ma anche al suicidio, tanto che i sommozzatori dei
carabinieri scandagliarono il fiume Volturno e trovarono anche
un corpo di una persona scomparsa alcune settimane prima, ma non
il corpo di Ottaviani. Dalle indagini protrattesi per 14 anni è
emerso che Ottaviani fu ucciso dai due indagati che gli avevano
teso un tranello; uno dei due, anch’egli imprenditore, teneva in
fitto il capannone della vittima, e gli doveva parecchi canoni
arretrati, così fissò l’incontro con Ottaviani con la scusa di
dargli 175mila euro e trattare anche la vendita dell’immobile.
Dopo l’incontro, Ottaviani si allontanò con i due indagati e
quindi, secondo gli inquirenti, fu ucciso e il suo corpo fatto
sparire per sempre. (ANSA).
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