Uno spettatore che va a teatro si aspetta delle regole e dei cliché stabiliti e chiari, è a conoscenza del fatto che ciò che accadrà in scena, per quanto originale ed innovativo, seguirà dei principi invisibili che automaticamente faranno da collegamento nel riconoscimento dello spettacolo teatrale convenzionale.
Sul confine di quanto espresso si inserisce il concept dell’improvvisazione teatrale che porta un ludico caos alle convenzioni del classico teatro.
Questo nuovo tipo di rappresentazione sta spopolando in tutto il mondo, in quanto crea forme
sempre nuove e format originali che colpiscono l’osservatore e gli lasciano una dolce curiosità.
Negli Stati Uniti questo tipo di spettacolo ha acquisito un numero spropositato di seguaci,
riproponendo citazioni e scenette anche in cartoni animati famosi come Toy Story 3, I griffin e i conosciutissimi Simpson.
In particola modo a New York un gruppo di attori ha dato vita ad un format fuori dalle righe, l’Improv Everywhere, con il quale creano situazioni assurde e molto divertenti.
Le loro esibizioni spesso avvengono in luoghi di grande passaggio e frequenza, come dentro ad unsupermercato ove in mezzo agli ignari clienti si svolgerà un musical con canti e balli, oppure vi potreste trovare tra personaggi di Star wars, che danno vita ad una cattura con i fiocchi dentro la metropolitana.
In poche parole rompono la quotidianità, dando origine a scene esilaranti in luoghi inaspettati.
Si sta assistendo, quindi, ad un incremento di questo nuovo mondo teatrale, perché chi frequenta le scuole preparatorie afferma di divertirsi tanto, di apprendere e migliorare considerevolmente alcuni elementi personali, acquisendo prontezza di spirito e sicurezza e imparando a gestire situazioni nuove e stressanti.
L’originalità di questo genere teatrale ha anche suscitato grande interesse da parte di studiosi di comunicazione e marketing, che riferiscono di trovare in esso l’obiettivo di creare momenti di confusione e felicità nella vita quotidiana delle persone e trovando un’ottima fonte d’ispirazione per chi vuole vendere marchi e prodotti.
In Italia questo genere teatrale sta crescendo in maniera costante, vedendo nascere molte scuole e proponendo spettacoli sempre più attivi ed entusiasmanti.
Ci si può trovare dinanzi a sfide a colpi di battuta, situazioni eclatanti, gare di ilarità e in un colpo si entra in un mondo nuovo, a tratti paradossale e a tratti davvero intenso e profondo.
L’ improvvisazione ribalta completamente situazioni attentamente costruite, solitamente richieste dal teatro classico, conquistando un numero sempre maggiore di adepti e spettatori.
Trovarsi ad assistere scene di improvvisazione vuol dire giocare con gli attori, essere protagonisti di ciò che in scena sta accadendo, creare un dialogo con l’ ambientazione e con la trama, in un rapporto interattivo e coinvolgente.
Ci si trova catapultati in una realtà teatrale attiva, vivendo lo spettacolo assieme all’artista e
costruendolo con lui talmente bene che si può arrivare a pensare persino che le scene siano state programmate.
Ogni nuova aggiunta di informazioni aiuta gli improvvisatori a perfezionare le loro caratteristiche e il progresso dell’azione scenica.
La vitalità che se ne ricava è stata sfruttata anche in ambiti diversi, tra cui quello lavorativo
aziendale, in quanto è nata la tendenza ad utilizzare queste tecniche teatrali per aiutare la
formazione aziendale, creare lavoratori più sicuri di se stessi e pronti a reagire a tutte le difficoltà che si possono incontrare.
Vengono quindi creati elementi di sviluppo nel business di successo, come la fiducia, l’ascolto
attivo, l’innovazione e la costruzione di relazioni.
I partecipanti ai workshop di improvvisazione imparano un nuovo modo di pensare, maggiore
rispetto e intrecciano nuovi rapporti.
L’improvvisazione pertanto sviluppa la creatività e l’immaginazione, aiuta a creare uno scudo contro la timidezza e la paura di mettersi in gioco, perché aiuta ad uscire dai propri schemi mentali e ad affrontare gli eventi in maniera attiva e propositiva.
Uno che la conosce bene è Keith Johnstone, autorità internazionale nel campo dell’improvvisazione, che nel suo libro Impro dice in proposito: “E’ possibile trasformare le persone prive di immaginazione in persone immaginative in un solo attimo”.
PRIMA LEZIONE DI PROVA GRATUITA!!
28 Settembre ore 21.00 presso Sala de “Il Birraio” Via 28 Luglio 224
Per info Linda Renzini email: sm@attimatti.it
Puoi prenotare la lezione di prova gratuita con una email o telefonando al
338.9980113
27 settembre 2010