In arrivo un nuovo vaccino per il Papilloma virus. Si andrà a rilanciare la campagna che salva le donne dal tumore del collo dell’utero. San Marino a confronto con i LEA italiani

ManzaroliIn arrivo un nuovo vaccino per il Papilloma virus. Si andrà a rilanciare la campagna che salva le donne dal tumore del collo dell’utero. San Marino a confronto con i LEA italiani

Fecondazione assistita, screening per il Papilloma virus, aiuti ai disabili, consumismo sanitario. L’Italia vara i nuovi LEA (livelli essenziali di assistenza) e rende mutuabili alcune pratiche che finora erano a pagamento.

Cosa succede a San Marino, dove la sanità è spesso sugli scudi perché la gratuità del passato è stata ampiamente erosa?

“Da oltre vent’anni, a San Marino, la fecondazione assistita è gratuita” spiega il direttore sanitario ISS, Dario Manzaroli. “Passiamo due cicli di fecondazione eterologa. Riguardo alla tracciabilità del seme e degli ovociti, è garantita. Ci avvaliamo di due strutture primarie italiane, a scelta della coppia. La fecondazione avviene in queste strutture. In territorio, invece, viene eseguita la fase diagnostica, il pre-impianto e poi viene seguita la fase post-impianto. L’induzione della fertilizzazione, anche questa viene fatta normalmente”.

La prevenzione contro i tumori del collo dell’utero, in particolare per contrastare il Papilloma virus, che in Italia partirà prossimamente, a San Marino è una realtà ormai consolidata, con screening di massa effettuati su tutta la popolazione femminile. Era partita qualche tempo fa una campagna vaccinale per il trattamento gratuito delle impuberi (ragazzine molto giovani) e a pagamento per le puberi (donne più mature), ma ha avuto poco successo, sia a San Marino sia in Europa perché la capacità di copertura delle infezioni era molto parziale.

In questi giorni arriva dall’America la notizia che sta uscendo un nuovo vaccino, con ben nove nuove tipologie di contrasto e quindi una capacità di copertura molto più elevata. “A questo punto – anticipa Manzaroli –  fatta salva l’utilità dello screening, sarei molto favorevole alla riproposta del vaccino alle giovanissime, prima che diventino puberi, per evitare una malattia molto grave e l’impossibilità di una vita sessuale adulta. Naturalmente si  tratta di una scelta che deve essere fatta a livello di politica sanitaria”.

Una notizia che ha fatto molto scalpore in Italia è la fornitura gratuita di scooter a quattro ruote per i disabili. Dario Manzaroli interviene: “Non so se diamo lo scooter, di certo però ai disabili diamo molto, nel senso che forniamo carrozzine, anche elettriche, presidi e tanto altro,  a seconda del tipo di invalidità, paraplegia, tetraplegia, eccetera. L’attenzione all’handicap da noi è veramente una priorità”.

Ma se in diversi settori San Marino è più avanti rispetto all’Italia, ce n’è uno che ci vede alla pari: il consumismo sanitario. Il Ministro Lorenzin ha detto stop agli esami inutili. A San Marino ne facciamo oltre un milione all’anno, con una popolazione di poco più di 30mila anime. Uno spreco, o una necessità reale? Come si fa a mettere il freno?

Dario Manzaroli scrolla le spalle: “Questo non lo so. Sarebbe davvero una grande rivoluzione. Certo non stiamo con le mani in mano e interveniamo, al momento, con la formazione. L’obiettivo è di portare competenza nelle cose. Abbiamo fatto di recente una campagna sugli antibiotici, la stiamo facendo sulla richiesta di visite specialistiche. Però crediamo che lo strumento formidabile, non punitivo, ma formativo, sia davvero la conoscenza. In questo senso va la recente acquisizione della cartella elettronica e l’introduzione del tablet in corsia. Sono strumenti che aiutano il medico nelle sue decisioni diagnostiche e nel governo della domanda, ma che contribuiscono anche ad una maggiore consapevolezza del paziente. La battaglia è difficile. Non a caso siamo una comunità che consumiamo tantissimi esami del sangue, esami radiologici, e così via. Se mi posso permettere, non è una battaglia per risparmiare, ma per dare maggiore qualità alla sanità. Dietro allo spreco, infatti, non c’è più salute. Ce n’è molto meno”.

Angela Venturini

San Marino 29 gennaio 2015