
(ANSA) – TRIESTE, 06 MAG – Un ricordo di Franco Rotelli, uno
dei protagonisti della riforma psichiatrica in Italia, tra i
principali collaboratori di Franco Basaglia, un modo per
valorizzare la rete di servizi comunitari di salute mentale
avviati grazie al suo contributo. Con questi obiettivi è stata
aperta nel roseto del Parco di San Giovanni, a Trieste, “Toccare
la terra, bagnare le rose, cambiare le cose”.
L’iniziativa, condotta dal giornalista Massimo Cirri, ha
proposto un confronto e una riflessione tra chi lavora nella
assistenza sociale e della salute mentale. Centinaia di persone
sono accorse e sedute tra i fiori del giardino che, come ha
ricordato lo stesso Cirri, “una volta era la discarica del
manicomio e ora è un luogo splendido”. Era presente anche Devora
Kestel, direttrice del Dip. Salute Mentale e Abuso di sostanze
della Organizzazione Mondiale della Sanità.
In apertura, dal palco, è stato ricordato che l’evento “è
importante per il nostro futuro”. Tra i vari interventi letti
c’è stato anche quello di Cristina Montesi, dir. del Distretto 3
di Trieste, sulla importanza della “centralità di una cultura
pubblica della sanità, nonostante la scarsa attenzione della
politica e l’escalation della privatizzazione”.
“Rotelli è stato un visionario, per la capacità di vedere e
agire, anche in modo creativo e con spirito imprenditoriale. Ma
è stato molto capace nel realizzare queste innovazioni e
nell’attuare la trasformazione dei servizi pubblici.
La sua idea guida è stata quella della impresa sociale della
città che cura”, è stato sottolineato. La sua morte “ci ha
lasciati più soli, ma la comunità che oggi è qui non si sente
spaesata. Come gruppo abbiamo solo la responsabilità di
impegnarci per portare avanti questo compito”.
Nell’incontro è stato anche riproposto un intervento dello
stesso Rotelli di 13 anni fa, sul rapporto con Basaglia e la
soddisfazione per avere vinto la battaglia per lo smantellamento
dell’ospedale psichiatrico. (ANSA).
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