In Emilia-Romagna parte la sfida della transizione ecologica: Piano energetico regionale, programma 2022-24

Energia, tralicciLa transizione ecologica dell’Emilia-Romagna parte da qui. Da una rivoluzione in edilizia ma anche da una nuova mobilità. Da adeguate reti e infrastrutture per sostenere la neutralità climatica. Da una città-regione intelligente con rinnovati e crescenti saperi e competenze e, soprattutto, un rinascimento industriale per la decarbonizzazione e la riduzione delle emissioni di gas a effetto serra.

La transizione ecologica in Emilia-Romagna poggerà, nel concreto, sulla programmazione triennale di attuazione 2022-2024 del Piano energetico regionale. Piano attuativo che sta prendendo forma dopo un lungo percorso di confronto con la società emiliano-romagnola, il mondo della ricerca e dell’università e gli stakeholder regionali e nazionali, protagonisti della transizione energetica.

Piano attuativo che si inserisce all’interno delle linee già fissate da “Goal 13” dell’Agenda 2030, dal Patto per il lavoro ed il Clima con i suoi obiettivi sfidanti sulla sostenibilità ambientale, economica e sociale – decarbonizzazione dell’economia regionale al 2050 e raggiungimento del 100% di fonti rinnovabili nel 2035 con un target di incremento dell’efficienza energetica di circa il 4% l’anno -, nonché la programmazione del Governo Draghi con la modifica del Piano nazionale integrato per l’energia e il clima (Pniec) e l’atteso Piano per la transizione energetica sostenibile delle aree idonee (Pitesai). Questo, nel quadro della Legge europea sul clima che ha alzato l’obiettivo di riduzione dei gas serra nel 2030, portandolo al -55% rispetto ai livelli del 1990.

Oggi a Bologna si sono svolte le conclusioni di questo percorso di confronto verso la definizione del Piano energetico dei prossimi anni con la partecipazione del presidente della Regione, Stefano Bonaccini, del ministro alla Transizione ecologica, Roberto Cingolani, della vicepresidente della Regione, Elly Schlein, e dell’assessore regionale allo sviluppo economico e alla green economy, Vincenzo Colla.

Confronto che ha tracciato la rotta su dove e come agire per una transizione ecologica possibile: dalle infrastrutture e dagli impianti di produzione, trasmissione e distribuzione di energia, alla ristrutturazione edilizia e riqualificazione energetica degli edifici esistenti, pubblici e privati, alla trasformazione del sistema produttivo per una economia sostenibile e circolare, alla possibilità di estensione del modello “smart city” all’intero territorio regionale, alla mobilità intelligente, ai fabbisogni di competenze per la green e blue economy.

Il percorso

Piano attuativo fissa per il prossimo triennio le nuove strategie energetiche dell’Emilia-Romagna, che si concretizzeranno già a partire dai prossimi mesi con la definizione degli investimenti puntuali e delle risorse europee, regionali e nazionali per realizzarli.

Nelle prossime settimane il documento sarà oggetto di confronto con i componenti del tavolo del Patto per il Lavoro ed il Clima, poi la Giunta regionale dovrà adottare il Piano, prima del passaggio in Assemblea legislativa per il via libera definitivo.


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