In galera! … di Sergio Pizzolante

C’era una volta un comico della banda di Arbore che divento’ famoso con una sola battuta: “in galera!”. Ripetuta compulsivamente faceva ridere.
Ripetuta adesso, compulsivamente, da un popolo vasto, fa piangere.
Quel popolo è l’Italia.
Tutti( o quasi) vogliono la galera, per gli altri.
Tutti fanno la morale, agli altri.
Tutti vogliono sempre un colpevole, subito, un mostro, subito, la forca, subito.
Iniziamo dal caso più difficile, Brusca. È un criminale, certo. Tutti i partiti vogliono resti in galera, per sempre. In Galera!
Ma la legge che lo fa uscire di galera l’han fatta i partiti. C’è una legge. Tutti i partiti hanno voluto premi per chi si “pente”, per catturare chi non si vuol pentire. Allora?
I partiti di sinistra hanno fatto anche di più.
Hanno sperato li aiutasse a far fuori Berlusconi, non solo la Mafia. O meglio, a far fuori Berlusconi in quanto “mafioso”. Bingo.
Ma dicono adesso che deve rimanere in galera, beh, è lo spirito del tempo.
Anche i tre della funivia. Si sentono cose incredibili. In Tv. In Rai. Giornalisti che sostengono bisognava tenerli in galera, “per dare un segnale”. Colpevoli? Non colpevoli? Tutti? Alcuni? Cosa importa. La verità? Il processo? Cosa importa. La galera, degli altri, inebria.
C’è poi il caso di Uggetti. Sindaco di Lodi. In galera per un bando di 5 mila euro con l’accusa di aver favorito il Comune. Poi assolto. Di Maio chiede scusa. Ma si alza comunque alta la voce di chi sostiene la galera se la sia meritata a prescindere, perché sindaco, perché politico. Qualcosa avrà fatto. Dice il Fatto di Travaglio. In galera!
Tutti in galera.
E infatti le carceri sono piene. Il 50% delle persone sono in carcerazione preventiva.
Il 50% di queste poi risulteranno innocenti.
Dati alla mano.
Un quarto delle persone in carcere sono quindi innocenti. In questo momento.
Famiglie, imprese, figli, madri, distrutte.
Ma il popolo vuole la galera!
In galera.
Non cambiano idea finché non tocca a loro.
Funziona così.
Non essendoci più cultura democratica e del diritto a sufficienza, non essendoci intellettuali, partiti, sindacati, niente, tutti navigano al buio.
Si accorgono dei muri solo quando ci sbattono la testa.
Sergio Pizzolante