In Kenya un’altra setta collegata al digiuno mortale

Il pastore keniano Ezekiel Odero, ben più noto del “collega” predicatore Paul Mackenzie Nthenge, il fondatore della cosiddetta “setta del digiuno” collegata al decesso di decine di adepti, è stato trattenuto in stato d’arresto con l’accusa di aver causato la morte di alcuni suoi seguaci.
    Intanto, con la riesumazione di altre 11 salme avvenuta ieri come hanno riportato media citando la polizia, è salito a 109 il numero di fedeli morti a causa delle istigazioni di Nthenge a digiunare per avere visioni celesti.
    Le autorità della contea costiera di Kilifi hanno ottenuto la custodia di Odero per altri 30 giorni, perché ritengono che anche nella sua “New life prayer church” diversi adepti abbiano seguito la sorte della setta convinta da Nthenge che rinunciando a cibo e bevande avrebbe “visto Gesù”.
    Inoltre secondo il comunicato reso dalla polizia ai media, le indagini hanno stabilito che alcune morti sospette nella sede della chiesa di Odero a Mavueni siano legate alla “setta del digiuno” e che “dopo la morte degli innocenti e vulnerabili credenti, i loro corpi sono stati conservati in un obitorio privato, prima di essere trasportati e sepolti nella foresta di Shakahola”. Intanto proseguono le ricerche degli investigatori governativi nei terreni di proprietà del sedicente pastore in carcere nella cittadina di Malindi. 
   


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