In merito alle affermazioni del Comitato ‘Giù le Mani dall’Ospedale di Sacra Famiglia’, l’Azienda USL della Romagna intende precisare quanto segue

Per l’ennesima volta ci troviamo costretti, nostro malgrado, ad intervenire per smentire quanto affermato dal Comitato ‘Giù le Mani dall’Ospedale Sacra Famiglia’ in un comunicato ripreso dai media nei giorni scorsi. Peraltro la Direzione del Distretto di Rimini ha incontrato il Comitato anche nel mese di agosto e anche nel corso di quell’incontro è stato rappresentato che l’evidenza dei fatti testimonia che nessuna azione di depotenziamento ha interessato o sta toccando l’Alta Valmarecchia, anzi i dati di attività degli investimenti confermano quanto si stia lavorando per dare piena attuazione al DM 77/2022 in tema di assistenza territoriale e di prossimità. Non risponde al vero, pertanto, l’asserita “riduzione del personale tecnico del reparto di Radiologia, passato da 5 a 3 unità”: le risorse assegnate di tecnici di radiologia sono 5 da diversi anni e non 3, peraltro recentemente un tecnico sanitario di radiologia medica è stato anche acquisito con incarico a tempo indeterminato. Si precisa inoltre che, in caso di assenze, l’équipe è supportata anche da quella di Rimini così anche per le Pronte disponibilità. Per quanto riguarda, invece, la proroga della riduzione dell’orario di apertura del CUP occorre ricordare che dal 16 giugno al 30 settembre è stata disposta, come per l’anno precedente, la chiusura estiva pomeridiana dello Sportello Unico di Novafeltria, aperto al pubblico dunque dalle ore 7 alle 13 dal lunedì al sabato. Durante il periodo di chiusura pomeridiana la gestione dello Sportello si è svolta in maniera scorrevole, senza criticità operative; per tale ragione si è ritenuto di definire un lasso di tempo come fase sperimentale per valutare l’organizzazione del servizio, anche in considerazione dei volumi di attività/accessi rilevati, dandone comunicazione ai Sindaci e informativa alle organizzazioni sindacali. L’analisi sull’impatto di rimodulazione dell’orario di apertura è stata effettuata anche confrontando i dati di attività e il numero di operazioni con quelli nello stesso periodo di altri Sportelli CUP dell’Azienda aperti solo al mattino, in grado di far fronte a un carico di lavoro in taluni casi anche superiore senza alcun disservizio per i cittadini. Per completezza si rileva anche che l’attività di accettazione diretta delle urgenze di Radiologia effettuata nella fascia pomeridiana, dalle ore 13.30 alle 19, dagli operatori dello Sportello Unico di Novafeltria nel periodo dal 1° gennaio al 15 giugno 2025 risulta mediamente pari a 2,6 operazioni al giorno. Per quanto riguarda i referti della Radiologia sono disponibili sul Fascicolo Sanitario Elettronico e comunque sono visibili da parte degli specialisti ospedalieri nel sistema RIS- PACS unico aziendale e dai Medici di Medicina Generale e Pediatri di Libera Scelta. Ovviamente durante questa fase di sperimentazione l’attività dello Sportello Unico di Novafeltria sarà costantemente monitorata in modo da avere gli elementi necessari a comprendere quale tipologia di servizio sia più rispondente ai bisogni di salute di tutta la comunità dell’Alta Valmarecchia, ai quali l’Ausl Romagna presta massima attenzione, e lo ribadiamo ancora una volta. Non esiste dunque alcuna “minaccia alla sopravvivenza” dell’Ospedale Sacra Famiglia o al fatto che “possa continuare a garantire sicurezza, dignità e servizi essenziali alla comunità”, per rifarsi alle parole utilizzate dal Comitato. Lo dimostrano in maniera tangibile, tra gli altri, i lavori per la realizzazione dell’Ospedale di Comunità (Os.Co) di Novafeltria da 12 posti letto, per un investimento di 3,5 milioni di euro, che si concluderanno all’inizio del prossimo anno. Nella nuova struttura di tre piani, attualmente in fase di costruzione, troveranno spazio anche altri servizi per rispondere in maniera sempre più prossima ai bisogni assistenziali del territorio.

Comunicato stampa –  Mirco Tamagnini, Direttore del Distretto di Rimini

 

Riduzione orari CUP all’Ospedale “Sacra Famiglia”: il Comitato scrive all’AUSL Romagna