“In Nord Corea…”. L’ultimo strafalcione degli ex grillini

Clamoroso scivolone di alcuni parlamentari ex grillini che, nell’inoltrare una richiesta formale al governo per interrompere l’invio di armi in Ucraina e fermare la penalizzazione degli atleti russi, confondono la Corea del Nord con la Corea del Sud.

A farlo notare è stato Luciano Capone, giornalista de Il Foglio, che su Twitter riporta una parte del documento, quella relativa all’errore. Nel testo, i parlamentari spiegano che ci sono delle norme, oggi calpestate, che separano la politica dallo sport. Definiscono la decisione di escludere gli atleti russi come “assurda“, e aggiungono: “Il boicottaggio sportivo non accadde nemmeno quando l’Italia andò a giocare la finale di coppa Davis nel Cile di Pinochet fresco di golpe“.

Nella difesa serrata nei confronti dello sport libero e degli atleti, tuttavia, gli ex grillini Lannutti, Morra, Lezzi, Giannuzzi, Angrisani, Crucioli, Granato, Moronese, Abate, Mantero e Botto commettono però una grossa imprecisione. Un’imprecisione evitabile, se i parlamentari avessero controllato meglio.

L’intero consesso sportivo mondiale partecipò nel 2018 alle olimpiadi di Pyongyang, proprio nel periodo in cui la Corea del Nord era stata accusata da tutti gli organismi internazionali di violare i diritti umani e di voler scatenare una guerra globale grazie agli esperimenti nucleari che stava conducendo“, scrivono infatti gli ex del Movimento 5 Stelle, che aggiungono: “Le squadre e gli sportivi statunitensi e britannici non vennero esclusi da nessuna competizione dopo che quei due Paesi invasero illegalmente l’Iraq nel 2003; e più in generale una decisione del genere non è stata mai presa da nessuna federazione sportiva internazionale“. Peccato che nel 2018 le olimpiadi, per la precisione i giochi olimpici invernali, si svolsero a PieongChang, nella Corea del Sud.

Nel documento, i parlamentari puntano poi il dito sul governo, chiedendo all’esecutivo di recedere dalla fornitura di armi all’Ucraina ed incoraggiare piuttosto il dialogo fra le due parti, “che porti alla de-escalation del conflitto“.


Fonte originale: Leggi ora la fonte