
(ANSA) – LONDRA, 01 LUG – I Mondiali in Qatar terranno a
battesimo il fuorigioco semi-automatico, l’ultima tecnologia
anti-polemica, che però Pierluigi Collina, presidente del
comitato arbitrale FIFA, non vuole che sia confuso con un robot.
Il nuovo sistema (nome tecnico: “Limb-tracking technology”,
ovvero tecnologia di tracciamento degli arti) si basa sul lavoro
coordinato di 12 telecamere, installate sul tetto dello stadio,
e dedicate a registrare 29 punti dati di ogni singolo giocatore
(tutti gli arti e le estremità rilevanti), 50 volte al secondo,
calcolando la loro esatta posizione in campo, in ogni zona del
terreno di gioco, così da poter effettuare una chiamata corretta
e rapida. Anche il pallone ufficiale del torneo, Al Rihla,
fornirà un ulteriore elemento di rilevamento, tramite un sensore
installato al centro della sfera, che invierà dati alla
sala-video, 500 volte al secondo.
“Gli arbitri e gli assistenti arbitrali saranno ancora
responsabili della decisione sul campo di gioco – ha spiegato
Collina, intervenuto nel corso di un webinar FIFA -. La
tecnologia offrirà solamente un ulteriore valido
supporto per prendere decisioni più accurate e rapide, in
particolare quando l’azione in fuorigioco sarà molto delicata e
molto difficile”. Soddisfatto il presidente FIFA, Gianni
Infantino: “Si tratta di una tecnologia che giunge dopo tre anni
di ricerca e test, e di cui la Fifa è estremamente orgogliosa.
Perché la FIFA si impegna a sfruttare la tecnologia per
migliorare il gioco del calcio a tutti i livelli”. Un
miglioramento già avvenuto grazie
all’utilizzo della VAR, come sostenuto da Collina: “La VAR ha
avuto senza dubbio un impatto molto positivo, riducendo il
numero di gravi errori in maniera drastica. Ci aspettiamo che
questo nuovo strumento ci faccia compiere un ulteriore passo in
avanti, soprattutto rispetto ai tempi necessari per chiarire
situazioni complicate”. (ANSA).
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