In scena per la nuova stagione l’originale ‘Lo scrittojo di Prandello’

Dal 13 al 22 ottobre il Teatro India diventa palcoscenico per Lo scrittojo di Pirandello, uno spettacolo che raccoglie alcune tra le più belle pagine dello scrittore siciliano in una chiave pensata espressamente per il pubblico delle scuole grazie a una messa in scena ludica, attenta ai temi sensibili delle ragazze e dei ragazzi, e inclusiva come nella tradizione del “Gabrielli”.

Protagonisti dell’allestimento infatti sono proprio il gruppo dei giovani della Piccola Compagnia, guidati da Roberto Gandini e Roberto Scarpetti, che insieme a loro hanno esplorato alcune delle novelle e delle opere teatrali di Pirandello grazie all’improvvisazione e al gioco scenico. La compagnia ha visitato il vero studio dello scrittore in Via Antonio Bosio a Roma per poi elaborare il testo dello spettacolo in cui confluiscono alcune tra le più belle opere di Pirandello: dai drammi come Sei personaggi in cerca d’autore, Enrico IV, L’uomo la bestia e la virtù e Il berretto a sonagli fino alle Novelle (di cui quest’anno ricorrono i 100 anni dalla prima pubblicazione): Il treno ha fischiato, La tragedia di un personaggio e Personaggi.

Nel copione appare “dentro a l’alta fantasia” anche Luigi Pirandello in persona, che si è unito alla Figliastra dei “Sei personaggi in cerca d’autore”, al ragionier Belluca de “Il treno ha fischiato” al Dottor Fileno da “La tragedia di un personaggio”, alla Signora Perella de “L’uomo, la bestia e la virtù”. Tra i personaggi si manifesta anche un immaginario, ma prezioso, collaboratore del Maestro Pirandello, una sorta di famiglio, di maggiordomo, si chiama Fantasia, “ma non chiamatelo così, lui preferisce essere chiamato Fantàsio”.

“Pirandello scrive in maniera precisa, sempre; sia quando scrive una novella sia quando scrive una commedia. Con questa precisione di linguaggio Pirandello affronta temi filosofici complessi, che richiedono allo spettatore o al lettore attenzione e partecipazione totale – commenta Roberto Gandini – possiamo anche dire che quest’attenzione, questa necessaria concentrazione, non è la caratteristica principale del pubblico che frequenta gli spettacoli organizzati per le scuole. Ma Pirandello è un autore geniale, troppo importante, che non può mancare nel percorso formativo degli studenti. E allora perché non cercare di metterlo in scena per il pubblico delle matinée? Pubblico impegnativo, importante, speciale. Perché non cercare di coinvolgerlo attraverso il modo di fare teatro che abbiamo al Gabrielli? Metterlo in scena, per non lasciare il povero Luigi in balia dei programmi ministeriali o imprigionato in mappe concettuali e griglie valutative, metterlo in scena per far rivivere sulla scena le sue storie, con passione, piacere e umorismo”.


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