In terapia NoTalk. Grazie a Giorgia Meloni … di Sergio Pizzolante

In terapia NoTalk
Grazie a Giorgia Meloni
Ebbene si, sto guarendo.
Riesco a non guardare i Talk.
Non del tutto ancora, ci vado ancora, ma poi giro. Quasi subito. Il calcio, il tennis, un film, anche Gigi D’Alessio per dire, ieri sera.
E i Migliori Anni, anche, mi piacciono persino i Dik Dik, che non mi erano mai piaciuti.
Massimo Ranieri, Morandi, Albano.
Tutto mi piace senza Talk.
Respiro.
E le serie televisive, The Diplomat, I Pazienti del Dottor Garcia, straordinario.
Respiro.
Grazie a Giorgia Meloni.
Perché? Lo spiego.
Il marxismo ha toccato il cervello anche di chi marxista non lo è mai stato.
Anche il mio.
Cioè io devo leggere e guardare il nemico, conoscerlo, analizzarlo, anche adesso che non ho un ruolo, se non quello di sapere per me, per non rincitrullire, per esprimere qualche opinione ogni tanto, che possa interessare a qualcuno.
Guardo/ guardavo/ guardo, ancora un po’, i Talk per questo.
Ma Giorgia Meloni che non voto, che non mi piaceva quando eravamo nello stesso Gruppo e nella stessa Commissione Parlamentare e vicini di banco, mi sta liberando dai Talk.
Si, una volta abbiamo fatto anche una litigata furibonda in Commissione, lei si era fissata per una riforma delle pensioni, che prevedeva il ricalcolo retroattivo delle pensioni, io ero contrario, lei alzò la voce, tiro’ gli occhi fuori dalle orbite come faceva in quel tempo, poi venne in Aula a chiedermi scusa, con una dolcezza che era sconosciuta a chi non la conosceva.
La ringraziai.
E la ringrazio anche ora.
Perché? Perché ha reso impotenti i nemici.
Cioè, i Talk sono impotenti.
Cioè, non contano più un cacchio di niente.
Più urlano, più gridano al fascismo, più espongono mostri, da Travaglio a Scanzi a Santoro, De Cesari, Montanari, più questa pessima sinistra perde le elezioni.
Più mandano in onda Mieli, che con coraggio disumano mette in dissolvenza la sua credibilità elogiando Elly Schlein, più questa sinistra perde le elezioni.
Le vince la Meloni. Che fa la cosa più importante, che mi interessa di più. Più di ogni altra cosa, ci fa stare in Europa e in Occidente sulla guerra in Ucraina.
Il nemico è ininfluente, quindi, anzi autodistruggente.
Posso non guardarlo più.
Fanno tutto loro.
Adesso si picchiano fra di loro.
Santoro che vaffancula Fazio e Annunziata, che divertimento.
Floris e Formigli che sono nel fondo del barile a raschiare croste maleodoranti.
Travaglio che ha bisogno di dirla sempre più grossa per farsi ascoltare da qualcuno.
Tutti sono impegnati a far perdere questa sinistra.
Ognuno da il peggio di se per renderla indigeribile, antipatica, respingente, ridicola.
Respiro.
Mi rilasso.
Guardo un film.
Sergio Pizzolante