
(ANSA) – PERUGIA, 23 FEB – Sono ritenuti responsabili di
avere utilizzato un machete e una roncola per compiere una
rapina in un distributore di Città di Castello e tentarne
un’altra in un autogrill di Pieve Santo Stefano (Arezzo) tre
uomini messi agli arresti domiciliari in un’indagine dei
carabinieri. E’ stata così eseguita una ordinanza di custodia
cautelare disposta dal gip di Perugia. Rapina in concorso il
reato contestato a un argentino di 24 anni residente a Città di
Castello, a un venticinquenne della città umbra e a un
ventiduenne marocchino che vive a San Giustino.
I due episodi al centro dell’indagine sono avvenuti a dicembre
e dalle indagini dei carabinieri di Città di Castello e di
quelli di Sansepolcro, coordinati dalla Procura di Perugia, è
emerso che in entrambi i casi i malviventi hanno agito con il
volto travisato e armati di machete e roncola. Ciascuno con “compiti ben definiti”.
Poco prima di Natale in un distributore del tifernate il
titolare – in base agli accertamenti – è stato costretto a
consegnare l’incasso di circa 2 mila euro dopo che gli era stato
puntato alla testa il machete.
Qualche giorno dopo i malviventi hanno fatto irruzione in un
autogrill di Pieve Santo Stefano ma in questo caso la rapina non
è stata messa a segno per l’arrivo delle forze dell’ordine e
quindi la fuga dei rapinatori.
Le indagini dei carabinieri hanno portato a individuare i
presunti responsabili degli episodi, messi ai domiciliari con
braccialetto elettronico. Un altro giovane è stato invece
indagato a piede libero. (ANSA).
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