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  • In Usa l’Intelligenza artificiale sarà avvocato difensore

    (ANSA) – MILANO, 18 GEN – L’intelligenza artificiale (AI)
    sbarca in un tribunale. Il prossimo febbraio negli Stati Uniti
    assumerà il ruolo di “avvocato difensore”: da uno smartphone
    ascolterà quanto avverrà in aula per poi suggerire cosa dire
    all’accusato attraverso gli auricolari. Il caso riguarda
    un’udienza di routine, una multa per eccesso di velocità, ma
    stabilirà comunque un precedente. L’Intelligenza artificiale in
    questione, come racconta la rivista New Scientist, è stata
    sviluppata da DoNotPay.
        Negli Stati Uniti, secondo i dati riportati dal sito Cnet,
    l’80% degli americani a basso reddito non ha accesso
    all’assistenza legale. E Proprio DoNotPay ha già utilizzato
    negli Usa chatbot generati dall’intelligenza artificiale per
    aiutare le persone a ottenere rimborsi per il Wi-Fi in volo che
    non funzionava, abbassare le bollette della luce e contestare
    multe per parcheggi non pagati.
        A Cbs News, Joshua Browder, amministratore delegato
    dell’azienda, ha affermato che la società ha fatto affidamento
    sui modelli di intelligenza artificiale per vincere oltre 2
    milioni di controversie per conto di individui contro
    istituzioni e organizzazioni. Ad oggi, la società ha raccolto
    27,7 milioni di dollari da vari investitori, tra cui Andreessen
    Horowitz, una delle maggiori società americane di venture
    capital che ha già investito nel settore tecnologico. Non è
    detto che l’AI possa essere usata su larga scala e in tutti i
    tribunali, visto che solo alcuni consentono agli imputati di
    indossare auricolari. Ma l’obiettivo finale, secondo il Ceo, è
    democratizzare la rappresentanza legale, rendendola gratuita per
    coloro che non possono permettersela. (ANSA).
       


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