Inaugurato il Punto Unico di Accesso ai servizi sociosanitari del Distretto di Rimini

A Rimini apre il PUA (Punto Unico di Accesso ai servizi sociosanitari), nuovo servizio rivolto in particolare alle persone di età pari o superiori a 65 anni con bisogni che richiedono unitariamente interventi sanitari e azioni di protezione sociale al primo accesso e non già in carico alla rete dei servizi sociosanitari. E’ situato nel Padiglione Ovidio di via Ovidio (negli spazi adiacenti al CAU) e da lunedì 12 maggio va a potenziare e si integra con le funzioni degli Sportelli Sociali già operativi nei diversi Comuni del Distretto.

Oggi il taglio del nastro ufficiale, alla presenza fra gli altri del Presidente del Comitato di Distretto e assessore comunale alla Politiche per la Salute Kristian Gianfreda, del Direttore del Distretto di Rimini Mirco Tamagnini, del sindaco di Santarcangelo e vice presidente della Conferenza Territoriale Sociale e Sanitaria Filippo Sacchetti, dell’assessore al Welfare, Salute e Qualità della vita del Comune di Bellaria, Ivan Monticelli, della Responsabile Area Sociale Catia Benelli, di Massimiliano Alessandrini, dirigente settore protezione sociale del Comune di Rimini, di Laura Severini, coordinatrice servizi assistenziali domiciliari e infermieristici, insieme ad altri professionisti dell’Ausl Romagna e dei Comuni.

Facilitare cittadini e famiglie nell’approccio unitario ai servizi sociosanitari

Finalizzato ad attuare pari opportunità d’accesso alle informazioni e ai servizi da parte di coloro che ne abbiano necessità, il PUA nasce per facilitare i cittadini e le famiglie nell’approccio unitario ai servizi sociosanitari, permettendo una valutazione sanitaria e sociale congiunta dei bisogni della persona (fondamentale in tal senso che la lettura del bisogno sia multidimensionale e la presa in carico multidisciplinare) e l’individuazione del percorso appropriato da attivare per la tutela della sua salute, superando la settorializzazione dei singoli interventi. Un servizio in linea con quanto stabilito dal DM 77/2022 e previsto dal Piano per la non Autosufficienza, per rendere “più semplice” l’accesso alle Rete dei Servizi per le persone non autosufficienti anziane con situazioni di fragilità sociale e sanitaria.

Tamagnini: “Cartina di tornasole per le nostre reali capacità di presa in carico della persona”

Il Punto Unico di Accesso è un nuovo servizio di ambito distrettuale che lavorerà in sinergia con tutte le altre componenti della rete sanitaria, sociale e socio-sanitaria – ha spiegato nel suo saluto introduttivo Mirco Tamagnini, Direttore del Distretto di Rimini – Abbiamo recentemente pubblicato il Profilo di Salute del nostro distretto, che evidenzia quanta popolazione anziana e fragile, sempre più in crescita nel territorio romagnolo, accede già ai nostri servizi, quindi il PUA parte in questo contesto, in connessione con alcuni servizi territoriali, con l’obiettivo nel tempo di avvicinarlo sempre di più alla costruenda Casa della Comunità. Un’autentica cartina di tornasole per quelle che sono le nostre reali capacità di presa in carico della persona”.

Gianfreda: “Abbiamo scelto di unire le forze tra amministrazione, azienda sanitaria e terzo settore”

In questi tre anni il rapporto tra l’amministrazione e l’azienda sanitaria ha fatto passi in avanti significativi – ha sottolineato il Presidente del Comitato di Distretto e assessore comunale alla Politiche per la Salute Kristian Gianfreda – con risultati concreti importanti. Il PUA è un tassello di questo percorso, che si compone poi di vari altri aspetti di integrazione tra Comune e Ausl. Abbiamo intenzione di sviluppare ancora di più questo processo per ottimizzare tale integrazione, che fondamentalmente è il passaggio dal contrasto alla malattia alla cura della persona. Dunque sempre di più abbiamo bisogno di un tessuto sociale, e di conseguenza delle istituzioni che si occupano dei cittadini, sempre più unito anche per affrontare le future difficoltà che rischiano di mettere in crisi il modello attuale. E in tale ottica la scelta che abbiamo fatto nel nostro territorio è stata proprio quella di unire le forze, ad esempio con i nodi territoriali a Rimini o la Casa della Comunità a Santarcangelo, che sono lo sviluppo del lavoro congiunto tra amministrazione, azienda sanitaria e Terzo Settore, quindi comunità, a cui noi vogliamo aggiungere anche l’Università, elemento che contribuisce a migliorare le prestazioni per i cittadini”.

Sacchetti: “I punti di accesso sono luoghi in cui le persone di sentono sempre di più a casa”

Nelle nostre politiche sanitarie sempre più al centro c’è l’attenzione alla persona – ha ribadito il sindaco di Santarcangelo Filippo Sacchetti – ovviamente puntando alla specializzazione e miglior cura per i cittadini della Romagna, ma al tempo stesso alla prossimità dei servizi, fondamentale in termini di qualità della vita, peculiarità della nostra terra. I punti di accesso sono luoghi in cui le persone di sentono sempre di più a casa, per questo vengono chiamate Case della Comunità, nel senso che il servizio entra a far parte della relazione che la persona può instaurare con i professionisti e con chi si prende cura di lui. E in tal senso l’azienda sanitaria sta dando prova di grande professionalità e competenza anche nella gestione dei budget, al di là di certe affermazioni strumentali sui bilanci in rosso da parte di alcuni esponenti politici”.

Le funzioni del PUA e come accedervi

Nel distretto di Rimini le funzioni del PUA sono assicurate dall’Ausl della Romagna e dai Comuni dell’ATS mediante una dotazione adeguata e stabile di personale con profili professionali diversi, con il compito di garantire accoglienza, ascolto e prevalutazione del bisogno secondo un approccio bio-psico-sociale. L’équipe multiprofessionale del PUA assicura il collegamento con la Centrale Operativa Territoriale (COT) e con tutti i presidi sanitari e sociali presenti nell’ambito territoriale.

Grazie al lavoro di progettazione congiunto tra servizi sanitari Ausl e servizi sociali del Comune, il PUA è articolato secondo un modello organizzativo “diffuso”, così da garantire la prossimità delle attività previste sul territorio distrettuale. E’ infatti possibile accedere al PUA in accesso diretto o telefonico negli orari di apertura, oppure attraverso gli sportelli sociali. Qualora infatti, i punti di accesso della rete cui la persona o il proprio caregiver si rivolgono dovessero ravvisare un bisogno di natura sociosanitaria, lo segnaleranno all’equipe integrata PUA che ricontatterà la persona o il caregiver per approfondire, orientare e laddove necessario valutarne i bisogni attivando così il percorso più appropriato. La funzione dell’equipe integrata è quella di orientare i cittadini, i familiari/caregiver sui diversi percorsi assistenziali, sulle prestazioni sociosanitarie possibili e sulle modalità di accesso ai servizi, oltre che facilitare il percorso di presa in carico attraverso una prima valutazione dei bisogni integrata, individuando le soluzioni più adeguate.

Alessandrini: “La vera sfida è portare le funzioni di accesso socio-sanitario nelle Case della Comunità”

“Il nome Punto Unico di Accesso non significa centralizzare bensì uniformare – ha spiegato Massimiliano Alessandrini, dirigente settore protezione sociale del Comune di Rimini – attraverso un processo di sistematizzazione e qualificazione delle prestazioni sociali e sanitarie nelle fasi di accesso del cittadino ai nostri servizi, per far sì che i processi d’integrazione si consolidino e possano rappresentare una vera opportunità per gli operatori di area sociale e sanitaria che nel territorio oggi già assicurano tale accesso. Chi opera negli Sportelli Sociali attraverso il PUA potrà giovarsi di un lavoro d’equipe e assicurare un apporto professionale nell’ambito di un processo più ampio, multidisciplinare, che aiuterà l’intero sistema in vista dell’approdo finale, ovvero un percorso assistenziale integrato e di presa in carico davvero unitaria. E’ su questo che vogliamo misurarci per essere pronti all’appuntamento con le Case di Comunità, dove portare le funzioni di accesso socio-sanitario: abbiamo organizzato il PUA come fase di prima implementazione e quindi di transizione in vista di tale approdo, che rappresenta la vera sfida per questo settore”.

Benelli: “Presa di responsabilità da parte di un sistema socio-sanitario, non più di un singolo servizio”

Rispetto al percorso assistenziale integrato già presente sul territorio attraverso gli sportelli sociali questo servizio è l’occasione per migliorare l’integrazione tra i servizi – ha aggiunto Catia Benelli, Responsabile Area Sociale – perché è la presa di responsabilità da parte di un sistema socio-sanitario, non più di un singolo servizio. Attraverso accoglienza, ascolto e valutazione multidisciplinare dei bisogni la persona viene accompagnata all’interno della rete dei servizi socio-sanitari, superando la logica della settorializzazione degli interventi”.

Come infermieri siamo già abituati all’accoglienza, alla presa in carico e alla valutazione del bisogno ma questa rappresenta un’opportunità importante – ha ricordato Laura Severini, coordinatrice servizi assistenza domiciliare e Infermieri di Famiglia e Comunità – La possibilità di un’integrazione fisica, presente e quotidiana, è sicuramente un valore aggiunto e soprattutto lo è, nell’ottica dell’Infermiere di Famiglia e Comunità, lo è conoscere le fragilità, intercettarle e prenderle in carico a lungo termine. Ecco ciò che ci auspichiamo dal Punto Unico di Accesso”.

Le sedi del Distretto di Rimini, con contatti e orari di apertura

– PUA Rimini, via Ovidio, Tel. 0541 653635; mail: pua.rn@auslromagna.it – Libero accesso lunedì, mercoledì e venerdì dalle ore 9 alle 11, negli stessi giorni colloquio su prenotazione ore 11-13; martedì e giovedì dalle ore 9 alle 11 su prenotazione.

– Sportello sociale Rimini, Via Ducale 7, Tel. 0541 704000; mail: segretariatosociale@comune.rimini.it – su appuntamento lunedì, martedì, giovedì e venerdì 8.30-12.30 e martedì/giovedì anche 14.30-16.30.

– Sportello sociale Rimini, Via Bidente 1/P, Tel. 0541 704000; mail: segretariatosociale@comune.rimini.it – su appuntamento lunedì, martedì, giovedì e venerdì 8.30-12.30 e martedì/giovedì anche 14.30-16.30.

– Sportello sociale Bellaria Igea Marina, Piazza del Popolo 1, Tel. 0541 343799; mail:
sportellosociale@comune.bellaria-igea-marina.rn.it ; lunedì e mercoledì dalle 9 alle 12.30, giovedì dalle 15 alle 17.

– Sportello sociale Santarcangelo, Piazza Ganganelli 1, Tel. 0541 356292; mail: sportellosocialesantarcangelo@vallemarecchia.it ; su appuntamento lunedì, mercoledì, giovedì e venerdì dalle ore 9 alle 10.

– Sportello sociale Poggio Torriana, Via Roma 25, Tel. 0541 629701; mail: sportellosocialepoggiotorriana@vallemarecchia.it ; giovedì dalle ore 8.30 alle 13.30.

– Sportello sociale Verucchio, Piazza Borsalino 17 (Villa Verucchio), Tel. 0541 314111; mail:
sportellosocialeverucchio@vallemarecchia.it ; accesso libero o su appuntamento lunedì e mercoledì dalle ore 8 alle 14, giovedì dalle 8 alle 13.30 e dalle 14 alle 17.

– Sportello sociale Novafeltria, Piazza Bramante 11, Tel. 0541 845643; mail:
sportellosocialeAVM@vallemarecchia.it ; lunedì e mercoledì dalle ore 8 alle 14, martedì e giovedì dalle 15 alle 18.

– Sportello sociale Sant’Agata Feltria, Piazza Garibaldi 35 (sede comunale), mail:
sportellosocialeAVM@vallemarecchia.it ; giovedì dalle ore 8 alle 14.

– Sportello sociale Pennabilli, Piazza Montefeltro 3 (sede comunale), Tel. 0541 928411; mail:
sportellosocialeAVM@vallemarecchia.it ; venerdì dalle ore 8 alle 14.

– Sportello sociale San Leo, Centro Civico Pietracuta, Tel. 0541 923070; mail:
sportellosocialeverucchio@vallemarecchia.it ; martedì dalle 8 alle 13.30 e dalle 14 alle 17.

Ausl Romagna