Inchiesta. Paga 100.000 euro per una società a Dubai inesistente. In denuncia nomi dei vertici Bac, Federico Cervellini e Segretario Arzilli. La punta di un iceberg?

dubai-franchise-expo-uaeInchiesta. Paga 100.000 euro per una società a Dubai per non ottenere nulla. Nella denuncia compaiono i nomi dei vertici Bac, di Federico Cervellini e del Segretario Arzilli. Ma è solo la punta dell’iceberg.

Non mi era mia capitato di leggere una querela senza che alla fine la parte attrice non indicasse il nome dei colpevoli ma che lasciasse questa facoltà, quella di individuare i colpevoli appunto, alla magistratura.

Nella querela che ho sotto le mani viene fuori uno spaccato di una realtà sammarinese che molti avevano intuito esserci, ma non avevano avuto la conferma com’è avvenuto leggendo questo atto. Incriminati sono gli investimenti o comunque il modo di costituire società di sammarinesi a Dubai. La perla degli Emirati Arabi Uniti sotto osservazione dal nostro Segretario di Stato Marco Arzilli.

Qui nella storia, oggetto di questa querela, vengono citati anche persone molto importanti ed influenti, soprattutto nel settore finanziario e politico, nella San Marino post-ubriacatura, cioè quella odierna.

In questa storia è pesantemente presente una banca, di proprietà di un grande vecchio molto vicino alla politica e all’economia. Un proprietario ottuagenario di un grande impero economico e finanziario che non molto tempo fa fu accostato anche al possibile acquisto dell’AASS, l’Azienda dei Servizi di Stato.

Un imprenditore che vede la sua attività espandersi dal settore cartario sino alle manutenzioni stradali, dalle costruzioni sino al settore finanziario ed oltre. Il grande vecchio del sistema sammarinese.ambrogio rossini

Però nessuno osa parlare della sua persona. Nemmeno la vibrante denuncia di Lucio Amati sulle ipotetiche triangolazioni milionarie tra camorra e mafia cinese perpetrate dall’IBS , di sua proprietà, hanno scalfito la sua banca. Nessuno parla più dei 6 milioni di euro e passa transitati dall’IBS e non si sa che fine abbiano fatto le denunce in Tribunale.

Quella che raccontiamo oggi e nei prossimi giorni, invece, ha a che fare con quella che è diventata la sua nuova banca, la BAC. Una banca nata dalla fusione dell’IBS (sua banca storica) e la Bac, storica banca sammarinese.

La storia, che trattiamo ora, vede come protagonista un imprenditore di successo sammarinese, tale Davide Natalini, bolognese di origine, che con la sua Leon Engineering ha assunto in regola, in poco tempo, 11 sammarinesi qualificati (ingegneri, progettisti ecc.ecc.) e regolarmente stipendiati e si è preso l’impegno di assumere fino a 20 unità, tutte sammarinesi, in poco tempo. Natalini ha, nel giro di due anni, portato il capitale sociale della sua Spa da 77.000 euro ad oltre 900.000 euro. E tutto nel campo della progettazione di impianti per energie alternative. Un successo!fabbri-paolo-bac

Un successo che non è passato inosservato nemmeno ai vertici della Bac, ed in primis a Paolo Fabbri, nella foto sopra, il numero uno di Bac, la banca dove la Leon di Davide Natalini aveva il suo cospicuo conto corrente. Infatti – come scritto nella querela – è lo stesso Fabbri che propone al Natalini un investimento a Dubai, Emirati Arabi Uniti. Come si legge dalla querela, Fabbri dice che li ha un uomo di Bac tale Federico Cervellini – nella foto qui sotto, figlio di un dirigente di Bac, che potrebbe fargli costituire una società e portargli importanti commesse.

Federico cervellini

Nella querela poi verranno portati alla luce come Bac intendesse creare una vera e propria società, una succursale, che portasse a Dubai molti imprenditori e capitali, ed anche come il Segretario Arzilli fosse interessato a questa ”avventura” a Dubai, tanto da organizzare o partecipare alla famosa ”missione di imprenditori a Dubai”, pagata per la sua quota di spettanza – senza sapere quanto e come – dalla Segreteria Industria. (La foto qui sotto è relativa alla famosa missione a Dubai)

cc-dubai-4

Sempre nella querela, che pubblicheremo, viene fuori come ci sia anche un forte interessamento di Arzilli al fatto che questo ”problema” con Natalini fosse risolto nel più breve tempo possibile, addirittura auspicando un incontro in Segreteria Industria, sede istituzionale, tra Natalini, lui e il Cervellini. Un incontro che il Cervellini non ha voluto che fosse realizzato.

In una registrazione di un incontro con Cervellini, realizzata dal Natalini ed allegata agli atti, viene fuori che addirittura la società a Dubai, costata 100.000 euro a Natalini, non sia mai esistita..ed addirittura che si se vuole riattivarla (parole del Cervellini) – l’incontro è avvenuto alcuni mesi dopo il versamento di 100.000 euro – bisogna che il Natalini spenda altri 20-30.000 euro. Una società inesistente può essere riattivata? Sempre dalle registrazioni vengono fuori altre notizie sulla missione di Arzilli a Dubai e del fatto che Federico Cervellini stia per essere nominato Console sammarinese a Dubai – sue parole – dal Segretario di Stato con delega esteri Pasquale Valentini. valentini

Nel frattempo, dopo le rimostranze del Natalini per i suoi soldi persi a Dubai, Bac gli revoca tutti gli affidamenti, anche in concomitanza di alcuni insoluti ricevuti dal Natalini.

L’imprenditore sammarinese e la sua meravigliosa creatura, sono nei guai e dopo essere partito alla grande ora dovrà correre dietro alle pretese di Bac, rescindendo anzitempo i soldi che ha già investito in altri investimenti.

Ora tutto è nelle mani della magistratura e soprattutto del Commissario della Legge Morsiani. Noi da domani proseguiremo con la pubblicazione della denuncia-querela del Natalini e di spezzoni ”piccanti”della registrazione.

Marco Severini – Direttore del Giornale.sm