Incontro duro quello di quest’oggi al Tavolo Tripartito

Si preannuncia un muro contro muro all’incontro di questa mattina del tavolo tripartito che affronterà il nodo dell’accordo tra governo di San Marino, associazioni economiche e sindacati sul rinnovo contratti e, soprattutto, su salari e flessibilità. Da un parte la delegazione del Congresso di Stato e la sua proposta di accordo, dall’altra gli Industriali, che bocciano quella proposta chiedendo scelte coraggiose. In mezzo i sindacati, pronti alla firma, nonostantealcune perplessità. Sul clima della riunione sicuramente peserà l’atteggiamento dell’Anis. “Rimango amareggiato”, commenta il segretario di Stato per il Lavoro Gian Marco Marcucci, sottolineando l’importanza del tavolo tripartito come strumento di confronto per arrivare alle soluzioni migliori per il Paese. In ballo non c’e’ infatti solo l’accordo: il tavolo e’ permanente e andrà avanti, si spera con la partecipazione di tutti i soggetti interessati, su tutti i temi di rilevanza economica. “Dovremmo spogliarci di certe vesti, pensare molto di più al bene comune e andare avanti in un modo o nell’altro”, sottolinea Marcucci, confidando che quella con l’Anis sia una “semplice incomprensione e che ci sia la possibilità, domani, di chiarirsi”, di mediare le posizioni rigide perche’ “le esigenze delle imprese non vanno sottovalutate, e l’accordo le prefigurava come i migliori beneficiari, ma occorre tenere presente anche quelle dei lavoratori e delle loro famiglie”. La riunione di domani mattina a Palazzo Mercuri, conclude, deve portare delle risposte.
 “Speriamo sia un confronto costruttivo”. Tra gli stop di Anis e Osla, a San Marino, si accende il semaforo verde di Unas (l’unione artigiani sammarinesi) all’accordo per il rinnovo dei contratti. Nella lettera inviata oggi alla delegazione di governo del tavolo tripartito e ai rappresentanti sindacali, Unas infatti formalizza “la sua disponibilità” alla firma dell’ultima proposta e invita “ciascuno per la propria competenza, a sottoscrivere il contratto collettivo generale settore artigianato” già da domani.     “Non critichiamo chi riterrà di non procedere alla firma del proprio contratto- scrivono gli artigiani- ma noi, ricordando che il tavolo tripartito e’ un unico luogo di lavoro, ma ben distinto nella origine e rappresentanza del settore, formalizziamo la nostra disponibilità sul testo cosi’ come proposto nell’ultima sua versione”. Di fatto, per l’Unione artigiani, “alla luce della crisi drammatica di fatturato di molte realtà e del crescente ricorso a cassa integrazione e alla riduzione di personale, le soluzioni per il Paese non passano con il braccio di ferro”. Al contrario, “e’ giunto il tempo di dare seguito al tanto auspicato senso di responsabilità”. Di qui l’ok alla firma perché “e’ più proficuo rinunciare a qualcosa tutti e convergere alla proposta elaborata dal governo”, conclude l’unione.

 fonte DIRE