Incontro Hollande-Gentiloni: “Basta ossessione per regole di bilancio, Ue punti su crescita e lavoro”

Nell’anno delle elezioni in Francia, Germania e forse in Italia, il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni e il presidente francese François Hollande, nel loro incontro all’Eliseo, sono concordi nello schierarsi contro le politiche di austerity. “Non esiste un futuro all’altezza della sua storia per l’Europa se è ossessionata dalle regole di bilancio e non concentrata su lavoro, crescita e sviluppo”, ha detto Gentiloni, parlando alla stampa al termine del meeting. “Francia e Italia sono impegnate a rilanciare l’Ue in uno dei momenti più difficili dopo la Brexit” e le priorità sono “crescita e lavoro“.

Hollande, che ha ribadito quanto Italia e Francia siano ora più che mai impegnate a collaborare su tutti i piani, ha offerto il pieno appoggio all’Italia nell’anno della presidenza del G7: “Sosterremo nei prossimi mesi l’Italia che avrà la presidenza G7 e lavoreremo insieme sul commercio mondiale, nel sostegno alla crescita e per il rispetto degli impegni in materia di clima e immigrazione”.

Lotta all’Isis e gestione dell’immigrazione sono stati i temi caldi su cui si è concentrato l’incontro. “In occasione della cerimonia di Roma per i 60 anni dei Trattati dobbiamo mostrare chiaramente qual è la direzione che vogliamo intraprendere, che deve essere quella della sicurezza dei confini europei in modo da poter essere capaci di garantire il diritto di asilo e fare in modo di riaccompagnare nei loro paesi chi non ha diritto e arrestare chi riteniamo pericoloso”, ha detto Hollande. “Dobbiamo confrontarci con un mondo pieno di incertezze, la minaccia terroristica ha colpito numerosi paesi europei: dobbiamo garantire una difesa europea che sia coordinata, dobbiamo coordinare i servizi di intelligence e garantire l’intensificazione della nostra capacità di difesa”. Da parte sua il presidente del Consiglio ha ricordato che il peso della gestione migratoria deve essere condiviso e non può gravare solo su alcuni.

Per Gentiloni “il 2017 può essere l’anno della sconfitta militare di Daesh. I nostri paesi sono impegnati nella lotta al terrorismo, ma sono uniti nella consapevolezza che questa vittoria militare non sarà sufficiente se non sarà accompagnata da una vittoria culturale”. Al tempo stesso il premier ribadisce il secco no a una guerra fredda nei confronti della Russia: “Cercheremo con la presidenza del G7 di impostare sul binario giusto i rapporti con la Russia, fermi sui nostri principi, leali con i nostri alleati e non disponibili al rilancio di logiche di guerra fredda”.

Sul fronte strettamente economico i due leader hanno trattato l’affaire Stx e la cessione del sito a Fincantieri. Hollande fa sapere che la cessione è possibile ma ribadisce che lo stato francese intende conservare una partecipazione minoritaria “di blocco”. “In Francia ci interroghiamo sul futuro di Stx con la possibile partecipazione di Fincantieri ed è un’ipotesi per noi molto seria”, ha detto Hollande e si augura che lo Stato francese mantenga “non solo una quota azionaria di minoranza ma una partecipazione che possa avere una possibilità di blocco”.

Nel corso del vertice il presidente francese ha ricordato che la Francia “è il primo investitore in Italia, il secondo partner commerciale e abbiamo tanti progetti in comune, tra i quali il più simbolico e importante è la Lione-Torino. La Francia ratificherà a fine mese l’accordo internazionale che permette di realizzare questa grande opera”. Si tratta, ha aggiunto Hollande, di un “grande cantiere che per anni ha mobilitato le nostre diplomazie, i nostri governi e le nostre imprese. Siamo al punto in cui possiamo andare chiaramente alla realizzazione”. L’accordo per la realizzazione della tratta internazionale della Torino Lione è stato ratificato dal Parlamento italiano il mese scorso e, in prima lettura, anche dall’Assemblea Nazionale francese. La Repubblica