Incredibile Barlaam, da oro paralimpico a squali bianchi

(ANSA) – ROMA, 22 DIC – Incredibile Barlaam. In vasca lo
definiscono spietato come uno squalo, ora dopo l’exploit alle
Paralimpiadi ha vinto un’altra sfida: fare il bagno con gli
animali a lui piu’ affini, gli squali bianchi. Il nuotatore
paralimpico milanese (un oro, due argenti e un bronzo a Tokyo)
ha realizzato il “sogno da bambino”, nuotare con i terribili
sharks australiani. “Ho sempre ammirato la loro dualità: agili e
aggraziati ma allo stesso tempo potenti e decisi in acqua”,
racconta Simone nel video YouTube dal suo albergo a Port
Lincoln, Australia del Sud.
    Tutto è nato da una chiacchiera con Giorgio Scala, fotografo
del nuoto, che gli ha fatto scoprire la Rodney Fox Expedition,
agenzia australiana di escursioni subacquee per ammirare dal
vivo i grandi predatori marini. “Fox è stato un sommozzatore e
campione di pesca sopravvissuto all’attacco di uno squalo
bianco. Ha deciso di riportare la gente negli oceani per far
capire che siamo noi a invadere il territorio”, prosegue Simone,
in Australia per le gare e pronto all’occasione. E’ partito in
barca da Port Lincoln, nella prima tappa del viaggio ha ammirato
i wallabees, “cugini dei canguri, molto teneri”, ha fatto
snorkelling con i leoni marini: “Sono rimasto stupito,
sembravano i nostri cani domestici! Ci seguivano, giocavano con
piroette. Incredibile con quanti pochi movimenti riescano ad
avanzare tantissimo nell’acqua, è deformazione
professionale…”. Il giorno prima del’incontro vero e proprio,
gli accompagnatori hanno raccontato tante curiosità sugli squali
(“Hanno gli occhi blu, e non neri”), parlando anche delle
atrocità subite dall’uomo (“gli tagliano le pinne e gli squali
muoiono affogati, non riescono a filtrare l’aria nelle
branchie”). Poi, finalmente, Simone ha potuto immergersi
(protetto dalla gabbia) con i temuti predatori marini.
    “All’inizio c’era solo blu, e non vedere lo squalo faceva quasi
più paura che vederlo – ricorda Simone – Poi spunta questa
creatura, e rimango a bocca aperta. Abbiamo visto tre squali
maschi, ero basito”. Sì, perché lo spettacolo di tre creature “così grandi ma così aggraziate” non capita tutti i giorni. “Ed
è lì che ti rendi conto che gli squali non sono solo dei denti e
una mascella”. (ANSA).
   


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