Incubo Isis dopo l’attacco di Obama

isisÈ UNA RIFLESSIONE che Obama e i suoi specialisti faranno tra poche ore. La domanda è: come mai i terroristi dell’Isis che vogliono colpire l’America pensano a «bersagli morbidi» e prendono spunto dai «massacratori americani», da Colombine a Newtown?
Se in Siria, Libia e Iraq sta arrivando una rafforzata risposta militare Usa e si fa strada anche una sorta di cooperazione con le forze di Putin, sul fronte interno e soprattutto alla vigilia di un nuovo dibattito dei repubblicani, la Casa Bianca si trova nella condizione di dover spiegare, convincere e proteggere.
Barack non è andato troppo lontano col suo discorso di lunedì in cui aveva lanciato un vero e proprio ultimatum ai jihadisti. Paradossalmente appena ventiquattro ore dopo una metropoli come Los Angeles è sprofondata nella paura per una minaccia via email.

GLI STATES rimangono sotto scacco dei fanatici del califfato che sembrano avere il potere, anche solo attraverso la rete, di sconvolgere la vita di milioni di americani con un solo click. La preoccupazione che milioni di armi liberamente in vendita possano finire nelle mani di giovani radicalizzati sta salendo, ma il Congresso, pur avendo inasprito la politica dei visti, non è affatto disposto a indurire le regole sull’acquisto.

SI FA STRADA l’ipotesi di una nuova registrazione a livello federale di tutte le armi possedute, ma l’operazione rischia di diventare costosa e incompleta perché esiste un enorme mercato nero e parallelo nel quale si riforniscono soprattutto i criminali.
Per il segretario di stato americano John Kerry, che ieri ha visto Putin a Mosca, i jihadisti dello Statao islamico sono peggio dei terroristi e «tutti i Paesi civilizzati si devono unire per distruggerli». L’Arabia saudita ha messo insieme una coalizione di 34 stati arabi votati ad un’unica missione: sconfiggere i fondamentalisti islamici.

LA SIRIA, con il nodo del futuro del presidente Assad – osteggiato da Washington e sostenuto da Mosca – rimane ancora l’ostacolo più grande ma in queste ore non sembra più insuperabile e a cascata potrebbero arrivare altre intese per sconfiggere il califfato.