Indagine AerAdria – Puntata n.1. Escussione testimoniale del Segretario Claudio Felici che non sa nulla ne si ricorda di nulla! Le uniche cose che sa le sa dalla stampa!

FeliciIl primo dei tre Segretari di Stato della Repubblica di San Marino ad essere sentito per rilasciare sommarie informazioni all’Autorità Giudiziaria italiana è l’allora Segretario delle Finanze, ora addirittura fuori del Consiglio Grande e Generale perché dimissionario in quanto rimandato a giudizio per riciclaggio, Claudio Felici.

E’ il 5 aprile 2013 e l’esimio Segretario di Stato viene sentito addirittura da un semplice Maresciallo dei Carabinieri e non dal Giudice, responsabile del fascicolo penale.

A nessuno dei tre Segretari di Stato (verranno sentiti anche Pasquale Valentini e Marco Arzilli qualche giorno più tardi) passa per l’anticamera del cervello che rappresentano le istituzioni sammarinesi, le più alte, e che la raccolta di informazioni sommarie può essere eseguita a San Marino dai nostri magistrati per rogatoria. Forse un modo di fare più consono per l’alta carica dello stato che rappresentano.

I nostri eroi sembrano scattare a comando e precipitarsi a testimoniare con il cappello in mano davanti all’Autorità giudiziaria riminese. Un comportamento poco ortodosso per chi riveste così importanti cariche.

Felici fa il giuramento di rito, e cioè di dire la verità, e … Felici la verità la dice e cioè dice che non sa niente perché i rapporti con AerAdria non erano di sua competenza, ma bensì di Arzilli che ha la delega trasporti. Si ricorda appena che abbiamo, come San Marino, una percentuale in AerAdria ma ovviamente non sa di quanto. Il motivo per cui non sa nulla? E’ che è stato solo nominato di recente Segretario di Stato, cioè solo 6 mesi prima. Dice anche all’Autorità Giudiziaria italiana che gli sembra che AerAdria sia stata oggetto di un aumento di capitale sociale ma non sa di quanto. Ovviamente.

BUIO PIU’ COMPLETO.

Si ricorda però di aver partecipato ad un incontro dove erano presenti  Valentini ed Arzilli oltre alle autorità di Rimini, e cioè Gnassi, Vitali e Cagnoni. In quell’occasione si è parlato – riferisce Felici – di come sviluppare le attività dell’aeroporto in luce degli accordi bilaterali Italo-Sammarinesi e tante altre amenità politiche inconcludenti che tralasciamo per non annoiare i nostri lettori.

Ma il motivo per cui Felici è stato chiamato a dare informazioni non è per parlare di politica. All’Autorità Giudiziaria italiana interessa il perché San Marino ha dato oltre 1.3 milioni di euro ad Aeradria. E Felici dice di non essere a conoscenza di prestazioni di promozione e/o di marketing svolte da Aeradria a favore dello Stato sammarinese, ne sa dire a che cosa potevano riferirsi. 

Felici non si ricorda nemmeno il nome del rappresentante del governo sammarinese in seno al Cda di Aeradria (sic!) e nemmeno di eventuali comunicazioni effettuati da questo rappresentante.

FELICI NON SA NULLA, NE SI RICORDA DI NULLA… MA ERA IL MINISTRO DELLE FINANZE DI SAN MARINO.

Ma una cosa la sa! Ha saputo del CONCORDATO (è una fase della procedura fallimentare) SOLO dalla STAMPA. Ma non ricorda con esattezza, ovviamente.

L’incontro con il Maresciallo termina dopo un’ora e tutto soddisfatto firma in calce il verbale.