Indagine AerAdria – Puntata n.3. Escussione testimoniale del Segretario Industria Marco Arzilli: ”con i nostri soldi sostenevamo l’attività di marketing”

arzilliIl 13 aprile 2013 alle 13:20 si presenta in Tribunale a Rimini per essere ascoltato come persona informata dei fatti, dal Procuratore della Repubblica Gemma Gualdi che segue il procedimento che porterà sia i vertici di Aeradria che diversi politici locali ad essere rinviati a giudizio, il Segretario di Stato (Ministro) con delega all’Industria ed ai Trasporti della Repubblica Marco Arzilli.

Allo stesso non gli sfiora nemmeno per l’anticamera del cervello che potrebbe, vista la statura della carica che rappresenta, non andare a Rimini ad essere sentito ma farlo attraverso collaborazione giudiziaria (rogatoria) con il nostro Tribunale della Repubblica di San Marino.

Giura di dire la verità, come da rito, e dice di essere dal dicembre del 2012 Ministro dei trasporti.

Arzilli tra i tre sembra saperne più di tutti. Infatti afferma che San Marino ha una piccola (ma costosa ndr) partecipazione in Aeradria pari a 3.03% del capitale sociale. Dice inoltre: ”abbiamo partecipato agli aumenti di capitale sociale del 12.09.2012 per l’importo di euro 151.500,00, per adeguarci all’aumento di 7 milioni approvato dai soci di Aeradria. Nel 2013 – continua – il Congresso di Stato ha deliberato di apportare altri 60.600,00 euro per la seconda tranche di aumento di capitale sociale.”

In risposta ad una domanda del procuratore Gualdi, Arzilli afferma: ”Ero ben consapevole dell’impegno assunto dal mio Paese per aver partecipato alle pregresse assemblee dei soci. Inoltre come delegato ai trasporti mi era chiaro l’impegno aperto a proseguire nei previsti versamenti degli aumenti deliberati”.

Poi aggiunge: ‘Come responsabile economico del mio paese sono a conoscenza della compromessa situazione economica di Aeradria. In particolare dal 2011 a seguire il Presidente Vitali ha rappresentato al Governo sammarinese la grave difficoltà patrimoniale che grava sulla società di gestione aeroportuale. Ha però sempre rappresentato il suo convincimento che si sarebbe prontamente risolta qualora avessero trovato fondi congrui da parte dei soci per consentire lo sviluppo del programma industriale”.

”Avevo chiesto di vedere i documenti, i bilanci, i contratti e quant’altro. Tuttavia ho potuto avere accesso a tali atti solo dopo la mia nomina a delegato ai Trasporti dal dicembre 2012. Da quel momento in poi ho avuto a mia disposizione solo i bilanci 2010 e 2011. Non nego che la lettura di quei due bilanci è stata molto preoccupante. Mi domando altresì come si possa trovare il modo di rientrare, anche perché l’aumento di capitale conferito è evidente che, contrariamente a quanto mi era stato rappresentato, pare ad oggi assolutamente irrisorio ed incapace di mettere in salvo la società. Ad oggi, nessuno ha mai rappresentato a noi soci come sono quantificabili le esposizione debitorie. Solo informalmente sono venuto a conoscenza dal Dott. Baschetti dello studio SKEMA che occorrerebbero ulteriori 7 milioni. Tuttavia io ho fatto l’imprenditore nella mia vita e dal quel poco che ho visto mi sembra che ci sia un’esposizione di gran lunga superiore a questi importi”.

Serbo – dice Arzilli – anche consistenti perplessità circa le modalità di gestione con cui è stata condotta Aeradria. Sono stati violati i basilari principi contabili, sono stati spesi soldi imponenti senza avere le corrispettive entrate (UN PO’ COME SUCCEDE A SAN MARINO ndr), sono stati effettuati esborsi non consentiti dai numeri, il tutto con una gestione a dir poco ”leggera” in cui noi non siamo stati messi al corrente di nulla. (…) Sapevamo dalle notizie pubbliche che emergeva una situazione debitoria grave. Il problema infatti è comprendere se – a fronte degli indubitabili vantaggi per tutti della presenza dell’aeroporto – sia conveniente per la Repubblica conferire ancora ulteriore denaro pubblico in una situazione già compromessa. E’ tuttavia sempre mancata una relazione dettagliata dei dati finanziari e del deficit creatosi.

D. Quando Gnassi, Vitali e Cagnoni sono saliti a San Marino per sollecitare eventuali futuri conferimenti sammarinesi, vi hanno esibito conti, bilanci, documenti e prospetti?

R. No!

D. Ha mai avuto contezza del parere emesso su Aeradria dalla società di revisione Deloitte and Touchè?

R. No

D. Ha mai avuto conoscenza della relazione del Collegio Sindacale di Aeradria?

R. No.

D. Ha mai avuto un prospetto contabile concreto delle proposte da presentare al Tribunale civile per il soddisfacimento dei creditori?

R. Nell’ultima assemblea dei soci avevano rappresentato a titolo prudenziale un progetto di soddisfacimento dei soci prossimo al 20%. Nulla so di più preciso, oggi che pur mi si dice di essere depositato il Piano al Tribunale. Leggo dai giornali che proposta di soddisfare i creditori è invece del 15%. Dal prospetto contabile che ho prodotto emergono numerosi conferimenti da parte di San Marino per sostenere c.d. attività di marketing e co-marketing. A titolo esemplificativo 80.000 euro nel 2009, 80.000 euro nel 2010, lo stesso nel 2011. Non so tuttavia spiegare in che cosa consistono dette attività e quale sia stata l’effettiva utilità per noi soci contribuenti a spendere cifre cospicue a vantaggio della società di gestione.

CIOE’ QUINDI SPENDEVAMO DEI SOLDI PUBBLICI SENZA CHE IL SEGRETARIO ARZILLI SAPESSE IN CHE COSA CONSISTEVANO LE ATTIVITA’ DI MARETING E CO-MARKETING

”Ribadisco – dice Arzilli – che questi conferimenti per contratti di marketing sono stati deliberati dal Congresso di Stato e conseguentemente versati.

CONTRATTI DI MARKETING – ANCHE SE NON SI SAPEVA COSA FOSSERO – DELIBERATI DAL CONGRESSO DI STATO. COMPLIMENTI!