Infiltrazioni mafiose in Repubblica, in particolare dei Casalesi: ormai quelle che fino a ieri sembravano delle illazioni appaiono delle certezze. Lo testimonia l’interesse delle forze dell’ordine sammarinesi che stanno indagando per monitorare certe situazioni e le recenti operazioni di Guardia di Finanza e Polizia in Italia che hanno posto sotto sequestro beni ed arrestato esponenti della ‘ndrangheta nelle zone comprese tra Forlì, Cesena, Rimini, Riccione e Misano. Difficile dunque che all’appello potesse mancare la Repubblica di San Marino. Oggi al governo, Augusto Casali, Segretario alla Giustizia, (…) annuncia in prima lettura il censimento della popolazione, che andrà in Consiglio a febbraio. “Infiltrazioni mafiose? Non sono stupito – dice Casali –. Anche durante i recenti incontri con la fondazione Caponnetto, tutti quelli che sono venuti a San Marino ci avevano messi in guardia. Siamo in un’area dove la ‘ndrangheta è penetrata ed è un’utopia pensare che il Titano possa considerarsi un’isola felice. I vari procuratori antimafia e gli esponenti della giustizia – prosegue – ci hanno insomma fatto capire che certe attenzioni gli italiani ce le avevano portate dentro. Non a caso – rileva – si sta indagando ed emerge anche il nome di San Marino. Da noi c’è un tessuto sociale sano, ma non sono sorpreso dal fatto che vi siano infiltrazioni mafiose”
Il governo tuttavia non sta a guardare, anzi è già corso ai ripari come del resto aveva annunciato ieri sulle pagine de L’Informazione di San Marino, il Segretario agli Esteri Mularoni: “Abbiamo già esaminato la situazione a livello di governo e predisporremo già dal Consiglio di febbraio, in prima lettura, il censimento della popolazione di San Marino, per fotografare l’esatta situazione esistente e per sapere chi risiede in Repubblica e a che titolo”.
L’Informazione di San Marino