Inter-Milan, le reazioni. Mancini: “Scudetto? E’ ancora presto”. Mihajlovic: “Meritavamo noi”

mancini_1061543650x438Roberto Mancini e la sua Inter sono in testa al campionato, non ci può essere notizia migliore per i nerazzurri. Il tecnico invita però alla calma: “E’ lunga, dobbiamo lavorare ancora molto – le sue parole –. Un derby vinto alla terza giornata, dove chiaramente le squadre non sono ancora al massimo, è importante.La classifica non conta molto ora, ci vogliono 10-15 partite perché la graduatoria si assesti. La Juventus è casualmente in basso, ma tornerà protagonista”.

 Tra le mosse vincenti della serata l’impiego di Medel da difensore centrale al posto dell’infortunato Miranda. “Può giocare ovunque, è esperto, furbo e questo ruolo – spiega ancora Mancini – lo ha già fatto con il Cile.Abbiamo sbagliato qualcosa nel primo tempo perché loro sanno attaccare molto bene lo spazio, ma nella ripresa non è più accaduto”. Il problema, nella ripresa, è stato contenere Balotelli. “Ci ha messo in difficoltà perché se ha la possibilità di tirare ha qualità“. Per Guarin, il match-winner, è “un gol che rimane nella storia e che dedico ai miei figli. Scudetto? Manca tanto, pensiamo alla prossima”.

QUI MILAN – L’abbraccio con Mancini, il padre putativo; l’impatto con il feroce pubblico di San Siro tra fischi e ululati su cui indagherà la procura; il palo esterno che avrebbe cambiato l’esito della gara; e infine la ruvida carezza di Mihajlovic (“Era soltanto uno spezzone della prima partita, ma si sta comportando e allenando bene. Deve continuare così”). Balotelli è tornato a vestire la maglia del Milan in una notte speciale, 483 giorni dopo l’ultima volta e lo ha fatto con un piglio nuovo, una faccia diversa e un atteggiamento più cattivo: il suo “ultimo treno” è già partito in orario, sta solo a lui ora arrivare puntuale. Non ha tempo da perdere nemmeno Mihajlovic, molto nervoso a fine gara tanto da dare una risposta brusca ad una giornalista di Premium:“Perchè ho sostituito Bacca e non Luiz Adriano? Io faccio l’allenatore, lei la presentatrice”. Una caduta di stile che mostra poca serenità dopo un avvio a rilento: “Non sono affatto arrabbiato con la squadra, l’unica delusione è il risultato. Abbiamo comandato il gioco con personalità. Perdere così brucia, ma continuando così vinceremo molte partite. Una sconfitta immeritata“. Parole già sentite anche durante la scorsa, funesta stagione.

Fonte: CORRIERE DELLO SPORT