Riflessioni su “sport e politica”…
Non sono una intrusione indebita nella “governance” dello sport, ma se i problemi si risolvessero , se ne farebbe volentieri a meno!!
E’ “stimolante” individuare se esistono confini , o se è giusto che esistano, fra sport e politica. Quando accade , di solito nè la politica, nè tamtomeno gli organismi sportivi ai massimi livelli di responsabilità , hanno saputo dare risposte alle istanze presenti, che nello sport e nella attività sportiva agonistica o amatoriale presente a San Marino , penso siano frequenti .
L’interrogativo è , . Ora , il sottoscritto si considera un neofìta, ma una idea se l’ha è sono fatta.
Farò un esempio relativo agli impianti sportivi oggi dedicati allo sport “nazionale” che è il calcio , ovviamente. Vi sono molti campi da calcio ( 25/30?)nella nostra piccola Repubblica, diversi di questi sono stati costruiti molti anni orsono dallo Stato , per cui con il contributo di tutti i cittadini, altri sono stati costruiti con il contributo determinante della Federazione Calcio che per sua fortuna riceve contributi importanti dall’UEFA. Eppure per giocare nei campi di calcio , almeno quelli più datati, non vi è spazio per altri sport che non sia il calcio! Cito il rugby come esempio che ha in “gentile concessione temporanea ” il campo più disastrato della Repubblica, quello di Chiesanuova, per il quale nel 2010 e nel 2011 non è quasi mai riuscito a usarlo per le condizioni metereologiche che hanno costretto il rugby , bambini compresi a emigrare fuori San Marino . Per cui l’identità di questo glorioso sport e il suo futuro sono fortemente condizionati compromettendo il futuro , per il fatto “che non cè una casa”, un punto di riferimento certo che serva ai bambini sopratutto per ritrovarsi e per segnare la “loro meta” nella vita.
Cosa c’entra questo? Purtroppo c’entra!! Perchè ritengo che questo sia un esempio di una sensibilità poco presente dei vertici sportivi , ed in ogni caso di uno strapotere del calcio che non cede un metro degli spazi dedicati all’attività ad altri sport , che ugualmente hanno assoluta necessità di avere spazi quantomeno molto più ridotti di quello che dispone oggi il calcio.
La politica , qui dovrebbe intervenire, perchè vi sia un rispetto delle opportunità sportive per tutti e vi sia un diritto all’uso degli spazi , che sono di tutti, anche degli sport cosidetti “minori” , se paragonati al calcio.
In definitiva la politica dovrebbe risolvere i problemi , semplificando la vita ai cittadini , e non complicarla, e così dovrebbe fare il vertice sportivo nei confronti dei suoi aderenti, quando questi due “poteri” vanno in collisione” o non trovano soluzioni succede che “il campo viene occupato” , e speriamo non debbano farlo anche i ragazzi del rugby.
Giorgio Felici