INTERVENTO DEL PATTO SULLA NUOVA LEGGE COMMERCIO

Si è riunita ieri la Commissione Consiliare Permanente Finanze per l’esame in sede referente dei provvedimenti di legge “Disciplina delle licenze per l’esercizio delle attività industriali, di servizio, artigianali e commerciali” e “Testo unico-Disciplina del commercio e norme di sviluppo della rete distributiva commerciale della Repubblica di San Marino”.
Il governo ha scelto di sottoporre per primo, all’esame della commissione, il progetto di legge sulla disciplina delle licenze, dal momento che in essa vi sono inclusi provvedimenti che rivestono un’importanza significativa sul percorso di trasparenza intrapreso dal nostro Paese. Il gruppo del PSD, nel tentativo di invertire l’ordine con cui esaminare i progetti di legge con una mozione d’ordine, ha dimostrato di non conoscere nemmeno il regolamento di funzionamento delle commissioni, tant’è che si è lamentato del fatto che la mozione è stata respinta con parità di voti (7 a sostegno e 7 contrari), quando invece, a norma di regolamento, per passare necessitavano 12 voti favorevoli.
I Gruppi di maggioranza prendono atto, ancora una volta, dell’atteggiamento assolutamente non costruttivo dei consiglieri del PSD che, come nella precedente seduta quando hanno addirittura tentato di bloccare i progetti di legge che abolivano le società anonime e rendevano più certe e più severe le pene per chi commetteva il reato di falsa fatturazione, hanno portato contributi minimi.
Questa volta hanno fatto anche di più.
Oltre a non aver presentato neppure un emendamento alle leggi (cosa assai strana per chi non condivide un testo), con l’aiuto del capogruppo Felici, giunto in aula nel tardo pomeriggio di ieri per coadiuvare i suoi consiglieri seppur non sia membro della commissione, i consiglieri del PSD hanno messo in atto una pantomima dal sapore ostruzionistico, per nulla degna delle istituzioni che rappresentano.
La maggioranza, nella serata e nella tardissima notte di ieri, ha approvato, compatta, i due progetti di legge in discussione, importanti per il rilancio del nostro Paese, dopo un ampio confronto nel quale alcune forze di opposizione hanno dato un proprio contributo sotto forma di emendamenti.