“Ho creduto che San Marino rappresentasse una grande opportunita?, per dare vita ad un nuovo e moderno mercato assicurativo. Per questo sono venuto ad investire sul Titano, non solo in termini di capitali, ma di professionalita?, di tecnologia. Pensavo che la politica fosse ancora quella di Clara Boscaglia, che avevo incontrato negli ultimi anni della Sua vita.”
Ha esordito cosi? il Dr. Gianfilippo Dughera, Presidente della Compagnia Sammarinese di Assicurazione, che ho incontrato nella sede di Dogana. Una bella struttura di vetro e marmo voluta e seguita proprio da Dughera, che in questi giorni e? stato molto presente sull’informazione e sul Blog di Libertas, dopo che e? stata pubblicata la copia della testimonianza resa ai Commissari Buriani e Volpinari.
Come commenta questa pubblicazione di documenti che dovrebbero essere riservati?
Sta per iniziare il processo Mazzini e gli atti circolano per San Marino. I legali degl’imputati ne hanno ovviamente copia e quindi pur dovendo essere custoditi con la necessaria riservatezza, evidentemente non lo sono. D’altronde se i best seller di San Marino sono quelli di Antonio Fabbri: “Hanno arrestato Podeschi” in due volumi “Anche Stolfi in galera” e “Tangentopoli Conto Mazzini” significa che, in un Paese sull’orlo del baratro, si preferisce distrarre la gente facendo un po’ di scandalismo ad orologeria.
Ma Compagnia Sammarinese e Lei cosa c’entrano con il conto Mazzini?
Niente, visto che sono stato convocato come testimone ed ai giudici ho dato la massima collaborazione. La deposizione pubblicata e? parziale e non aggiunge proprio nulla al calvario percorso in questi anni, per poter lavorare correttamente e nel rispetto delle regole. Se qualcuno vuole che dica che conoscevo Stolfi, non ho alcun problema a confermarlo. Credo che qualche migliaio di Sammarinesi lo abbia conosciuto “meglio” di me, ottenendo favori, posti di lavoro, incarichi in consigli ed organismi di nomina governativa. Io non ho avuto le corsie preferenziali, anzi il contrario.
E’ stato difficile operare a San Marino?
Molto, anche se a volte mi sembra che le regole siano fatte non per favorire lo sviluppo del Paese ma per renderlo sempre piu? dipendente dall’Italia.
Ad esempio?
Bene pensi che le uniche due compagnie di Assicurazione Sammarinesi pagano 75.000 euro all’anno per tassa di licenza, cui vanno aggiunti gli oneri di sorveglianza di Banca Centrale, che nel nostro caso portano costi “morti” per oltre 139.000 euro all’anno. Le assicurazioni straniere invece operano a San Marino senza pagare un solo centesimo. Oltre tutto i premi raccolti a San Marino vengono spostati nei paesi d’origine delle Imprese straniere e tolti al sistema bancario Sammarinese.
Intende dire che si fanno male da soli?
Legifera troppo poco il Consiglio Grande, delegando regolamenti e provvedimenti alla discrezione di Banca Centrale ed AIF, che non tengono conto della realta? di un paese di 35.000 abitanti e che applicano regole copia incolla derivate da paesi e da piazze finanziarie diverse. Basti pensare all’inutile regolamento delle “Imprese Capogruppo”. Forse sarebbe stato meglio impegnare gli sforzi alla firma del protocollo con Banca d’Italia ed IVASS.
Vedo che Marino Cecchetti non perde occasione per attaccarla?
Si e? diventato quasi una malattia, per il Professor Cecchetti, quella di citarmi a sproposito ed ad ogni occasione. Il suo mantra e? diventato “Paese fatto per i furbi e vietato agli onesti”. Mi si dimostri il contrario, visto che solo investitori “furbi” possono accettare una burocrazia autoreferenziale, un regime concessorio, dove tutto passa attraverso il Congresso di Stato, che si regge sull’utopia dell’unanimita?. Gli imprenditori debbono passare sotto le forche caudine della politica. Non solo io . ma chiedetelo a Paolo Bernardi che voleva acquisire la Centrale del latte(l’Informazione lo ha ha definito “imprenditore straniero”) oppure a Borletti del Polo del Lusso, (impallinato da opposizione e frange governative) colpevole di voler fare un investimento milionario sul Titano.
Allora qual e? l’ostacolo agli investimenti?
Sono molti. Norme obsolete ,fatte per mantenere una burocrazia ipertrofica rispetto al Paese dalla politica, dominata ancora da famiglie e consorterie. Non si e? mai superato il concetto che una maggioranza deve governare ed una minoranza deve controllare. Invece vediamo maggioranze in lite continua e minoranze costrette a frenare per non essere travolte da chi da sempre fa quello che vuole. Vogliamo parlare di come si fanno le assunzioni nella pubblica amministrazione? Di chi sbaglia e non paga mai? Di chi puo? espropriarti la Banca o la Finanziaria o magari l’assicurazione, in mancanza dei necessari contrappesi ai vari poteri dello stato, solo perche? si e? fatto un regolamento che lo rende responsabile solo in caso di dolo. I giudici a San Marino rispondono per la responsabilita? civile degli errori commessi nell’esercizio delle loro funzioni. Altri organismi invece no.
Cosa pensa di fare?
Continuero? a lavorare, senza alcun timore, per dovere nei confronti dei miei azionisti. Questa boutade giornalistica pero? giunge proprio quando il nostro CDA aveva ottenuto dalla Banca Centrale l’autorizzazione ad aumentare il capitale sociale dai 5.000.000. (interamente versati) a somme piu? rilevanti per prepararci ad uscire dal ristretto ambito territoriale. Adesso pero? in piena disclousure, escono le inchieste di “Fabbri & Cecchetti”. Ci vorrebbe in questo momento chiarezza d’indirizzo, che accreditasse l’immagine di un Paese che ha voltato pagina, che difende le proprie aziende, il proprio sistema finanziario. Invece si fa solo terrorismo sul sistema finanziario e nessuno, dal Direttore Generale all’uscere, si muove nell’incertezza e nella discrezionalita? delle norme. Voglio pero? mandare un piccolo segnale. Ne ho parlato con mia moglie ed abbiamo deciso che restituiremo le nostre residenze. Residenze oggetto d’infiniti veti, di dichiarazioni assurde di troppi politici. Vuol dire che non siamo abbastanza “furbi” ne? altrettanto “stupidi” per continuare a lottare contro i mulini a vento.
Peccato..
Si e? la storia che si ripete. Quando ci fu lo “Scudo Fiscale” e si poteva scudare con le nostre polizze assicurative, Banca Centrale nello stesso periodo autorizzava cinque Imprese straniere (Irlandesi Lussemburghesi, e del Linchestein) . Non ha che d’andare a verificare le date sul sito di Banca Centrale. Ho amato ed amo questo Paese, dove avevo scelto di trascorrere gli ultimi anni della mia vita e mi rammarico di vederne dissipate le grandi opportunita?. Clara Boscaglia diceva: “Quella mia insana pazzia che e? l’Amore per questo Paese”.
Come la capisco
Raimondo Baldoni, La Voce della Romagna