Intesa giudiziaria tra Italia e San Marino: un successo unanime (l’editoriale di David Oddone)

Il panorama della giustizia internazionale si arricchisce di un altro fondamentale tassello, grazie alla sinergia tra l’Italia e San Marino. Il Segretario alla Giustizia, Massimo Ugolini, ha ottenuto un apprezzabile successo nel campo della cooperazione giudiziaria. Un risultato che non può passare inosservato, poiché riveste un merito cruciale nell’ottica di rafforzare i legami e consolidare l’efficacia delle misure giudiziarie tra i due Stati.

Il recente accordo, ratificato definitivamente durante una votazione al Senato della Repubblica Italiana, è il frutto di un impegno bipartisan volto a perfezionare le procedure in particolare per quanto riguarda le misure alternative alla detenzione (sanzioni sostitutive di pene detentive, liberazione condizionale e sospensione condizionale della pena), e per il riconoscimento ed esecuzione delle decisioni giudiziarie di sequestro e confisca. Questo considerevole passo avanti mira innanzitutto a garantire una maggiore efficienza nei processi giudiziari, assicurando nel contempo una tutela più solida dei diritti dei cittadini coinvolti.

L’approvazione unanime in Italia, con 140 voti a favore e nessun voto contrario, testimonia il consenso ampio e trasversale su temi di così vitale importanza. Si è trattato di un momento solenne, segnato anche dalla commemorazione degli 80 anni dall’eccidio nazifascista alle Fosse Ardeatine, che ha reso ancora più tangibile il valore simbolico della votazione.

Lo storico accordo rappresenta un fondamentale passo avanti nella promozione della giustizia transfrontaliera. Le parole di elogio e apprezzamento pervenute da tutti i gruppi parlamentari sottolineano la rilevanza e l’urgenza di una cooperazione internazionale sempre più stretta, in un contesto segnato da complessità e sfide molteplici.

Uno dei punti cruciali riguarda la divisione equa dei proventi derivanti dalle confische di beni illeciti. Tale disposizione, che mira a garantire una gestione trasparente e equa delle risorse, stabilisce che i ricavi inferiori a 10.000 euro saranno interamente trattenuti dal Paese esecutore della confisca, mentre per gli importi pari o superiori a tale soglia il 50% sarà trasferito al Paese richiedente. Il meccanismo, oltre a promuovere una gestione responsabile delle risorse, favorisce una cooperazione basata sulla reciproca fiducia e solidarietà tra le rispettive autorità giudiziarie.

Un esempio tangibile dunque della credibilità raggiunta dal Tribunale della Repubblica di San Marino. L’impegno congiunto del Segretario alla Giustizia, Massimo Ugolini, e del Dirigente del Tribunale del Titano, Giovanni Canzio, ha gettato le basi per una collaborazione sempre più proficua e duratura con i nostri vicini, in attesa dell’imminente ingresso nella famiglia europea.

“No, non siamo ancora soddisfatti, e non lo saremo finché la giustizia non scorrerà come l’acqua e il diritto come un fiume possente” affermava Martin Luther King. Di certo però è stato inserito un ulteriore mattone per rendere più robusta la casa della legalità.

 

David Oddone

(La Serenissima)