‘Investire in cultura’, una guida per diventare fundraiser

ALESSANDRA PELLEGRINI, ‘INVESTIRE IN CULTURA’ (NUTRIMENTI, PP. 112, EURO 15,00)

La cultura come bene strategico. “Nel mondo complesso in cui viviamo la conoscenza resta fondamentale”, dice Alessandra Pellegrini, definita ‘pescatrice di anime sensibili’, professionista impegnata da oltre trent’anni a fianco delle maggiori aziende che comunicano attraverso l’arte, in tutte le sue forme. Ha lavorato con il Piccolo Teatro di Milano, la Pinacoteca di Brera, il FAI, il Museo Diocesano di Milano, la Filarmonica della Scala, il Touring Club Italiano. ‘Investire in cultura’ è una guida pratica al mestiere del fundraiser e al contempo una biografia: Pellegrini racconta come è diventata fundraiser e perché è fondamentale oggi questo mestiere.
    Il fundraiser è un esperto nel raccogliere fondi per la cultura. Pellegrini spiega agli aspiranti come bisogna agire per ottenere risultati. Per esempio, tra le tante cose, consiglia di non porre domande avventate e di documentarsi bene prima di parlare con i possibili investitori. Il fundrasier è abile nel costruire relazioni, nel fiutare possibilità. È una figura di grandissima importanza per non far chiudere musei, per non permettere che palazzi storici vengano lasciati all’abbandono, per organizzare concerti e spettacoli teatrali.
    Identità, valore, energia e azione sono le parole chiave che un fundraiser deve tenere a mente. Essere ottimisti e mettersi nei panni degli altri. Il fundraiser è un professionista che ha tra i suoi obiettivi la comprensione, l’accordo e l’armonia.
    La prefazione del libro è di Oscar Farinetti, fondatore della catena Eataly. L’imprenditore racconta come – grazie a Pellegrini – ha deciso di finanziare il restauro ambientale del Cenacolo vinciano in Santa Maria delle Grazie, a Milano, uno dei simboli dell’arte italiana nel mondo. “Alessandra mi ha preso all’amo – scrive Farinetti – come solo i pescatori di grande esperienza sanno fare. Ancora la ringrazio per avermi fatto spendere quella “montagna di soldi””. “Spesso ricordo – continua Farinetti – che essere nati e vivere in Italia, cioè nel più bel paese del mondo, è pura fortuna, una sfacciata fortuna. Ebbene, chi gode di tanta buona sorte ha il dovere di farsela perdonare. Come? Semplice: sbattendosi per il bene della propria nazione, che coincide con il bene comune del suo popolo”. Il fundraiser è un professionista che lavora per il bene comune, lavora per tutelare la bellezza, perché è convinto che il bello e la conoscenza, se condivisi, portino ricchezza a tutti. 
   


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