“Io candidato con FdI? Direi di sì”. Tremonti ufficializza la sua presenza con Giorgia Meloni

Dopo giorni di dubbi e di ipotesi, alla fine Giulio Tremonti ha annunciato la sua candidatura. Ospite di Lucia Annunziata a Mezz’ora in più, l’ex ministro dell’Economia ha sciolto ogni riserva: “Io candidato con Fratelli d’Italia? Direi di sì. Lunedì tutto sarà pubblico. Comunque se vuole tolgo il ‘direi’ e dico ‘sì’…“. Un nome di grande prestigio nella squadra di Giorgia Meloni, che ha già confermato la sua candidatura a poche ore dall’ufficializzazione delle liste, che avverrà domani.

Giorgia Meloni la conosco da quando era anche lei vicepresidente della Camera e poi come collega ministro nel governo Berlusconi. Io credo che l’interesse di questo Paese sia portare avanti il blocco elettorale di centrodestra, io penso e spero che abbia fortuna e la capacità di governare“, ha detto Giulio Tremonti intervistato da Lucia Annunciata. L’ex ministro si è calato perfettamente nell’attuale campagna elettorale e ha punto gli avversari: “Per la sinistra un po’ di opposizione vera, dopo 10 anni di governo, forse non sarebbe male“. Giulio Tremonti dimostra di aver già studiato il programma del centrodestra e di averlo condiviso in ogni sua parte.

Ovviamente, quella di maggior interesse per lui è quella economica, con il Pnrr che la fa da padrone. Proprio su questo punto, Tremonti ha confermato che ci sarà continuità tra un futuro governo guidato da Giorgia Meloni e il programma del governo Draghi, specie sul Pnrr: “Un testo che dovrebbe essere letto è l’accordo quadro per il governo del centrodestra e lì trova esattamente l’opposto che sostiene l’atra parte politica“. E sulla polemica fatta a fronte di possibili modifiche, Giulio Tremonti ha zittito la sinistra: “Il Pnrr è fatto con eurobond ed è previsto un adeguamento e il commissario Ue Gentiloni ieri al Meeting di Rimini ha detto che sono necessari e possibili adattamenti. Quindi un adattamento del Pnrr è nell’interesse dell’Europa e dell’Italia“. Anche sulle posizioni atlantiste ha la visione molto chiara: “La grande questione non è più quella atlantica e basta, ma l’Europa che nell’Occidente si affianca all’America nel confronto con la Cina“.

Invece sulle questioni energetiche, l’ex ministro dell’Economia ha spiegato: “Il tetto al prezzo del gas non funziona e non ci sarà, ma ci sono cose che vanno fatte. Credo che il governo italiano, che è ancora in carica, debba preparare gli italiani a quello che succederà in autunno che, temo, non sarà positivo e quindi dovrebbe togliere la tassazione sull’energia almeno sulle bollette basiche, quelle più basse“.


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