Iptv pirata: Gdf sequestra 500 risorse Web,40 canali Telegram

(ANSA) – ROMA, 28 MAG – Il Nucleo speciale tutela privacy e
frodi tecnologiche della Guardia di Finanza ha condotto una
nuova
indagine per il contrasto della pirateria audiovisiva dopo aver
registrato un aumento della vendita di attività di Iptv mediante
streaming illegali in occasione dell’ultima giornata del
campionato di serie A e della finale di Conference League. Oltre
al sequestro delle oltre 500 risorse Web e dei relativi 40
canali Telegram è stato implementato un sistema di tracciamento
che ha consentito di individuare i fruitori dei flussi pirata.
    Chiunque ha provato a di collegarsi ai servizi pirata è stato
reindirizzato su un apposito pannello informativo che avvertiva
che il sito tramite il quale si stava visionando il programma
era sottoposto a sequestro ed i dati di connessione tracciati.
    Le conseguenti analisi svolte dagli investigatori hanno, allo
stato, consentito di appurare l’esistenza di un nuovo sistema di
gestione dei flussi informatici, denominato “Stream Creed”, che
risulterebbe derivare dal codice sorgente della già nota “Xtream
Code”, piattaforma pirata mondiale smantellata dal medesimo
Nucleo Speciale nel 2019. “Rinnoviamo il nostro pieno sostegno
alle Forze dell’Ordine impegnate quotidianamente a contrastare
il fenomeno della pirateria che ogni anno genera ingenti danni
al nostro sistema Paese, con particolare impatto sull’industria
dei media e dell’intrattenimento e sui clienti finali – ha
commentato il Ceo di Dazn Italia. Stefano Azzi -. La pirateria
colpisce tutto il mondo dei player Ott, non solo Dazn. Con il
diversificarsi delle piattaforme e dei canali, cambiano anche le
modalità degli atti di pirateria. La divisione antipirateria di
Dazn e i suoi partner stanno già lavorando per fermare migliaia
di istanze attraverso operazioni di contrasto, ingiunzioni e una
continua innovazione volta a proteggere gli abbonati”. (ANSA).
   


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