Israele attacca l’Iran, esplosioni a Isfahan, l’Aiea: “Siti nucleari al sicuro”

Iran, “non e’ successo nulla, nessun nervosismo”

Al termine della conferenza stampa del presidente iraniano Ebrahim Raisi in occasione della preghiera del venerdi’, un funzionario del governo iraniano ha preso il microfono per rassicurare la folla presente nella citta’ di Damga dopo le esplosioni nella regione di Isfahan, nel centro del Paese. “Non e’ successo nulla, non c’e’ motivo di essere nervosi“, ha detto l’ufficiale iraniano al seguito di Raisi. Nelle sue dichiarazioni, il presidente non aveva parlato dell’attacco avvenuto nelle prime ore della giornata, mentre ieri aveva avvisato che “anche il piu’ piccolo attacco di Israele” avrebbe avuto come conseguenza “una dura risposta”.

Il fatto di sminuire quanto accaduto e non riconoscere quello di oggi come un attacco dello stato ebraico potrebbe, secondo gli osservatori, dimostrare che Teheran non intende rispondere.  

Raisi, abbiamo mostrato volontà d’acciaio e leadership saggia

L’operazione ‘La Promessa Vera’, oltre alla “forza” dell’esercito, ha anche “mostrato la volontà d’acciaio della nostra nazione e la sua leadership saggia”. Lo ha dichiarato il presidente iraniano, Ebrahim Raisi, in un suo intervento pubblico a Damghan, il primo dopo la notizia di un raid attribuito a Israele nel territorio della Repubblica islamica. Raisi, secondo quanto riportano i media iraniani, non ha fatto riferimento all’attacco delle scorse ore, ma – parlando sempre della rappresaglia iraniana contro Israele – ha parlato dell’ “unità” del Paese, sottolineando che “stiamo combattendo una guerra di volontà e l’Iran ha vinto e continuerà a ottenere vittorie”.