In seguito agli eventi della notte tra giovedì e venerdì’ in Libano e a Gaza, e all’attentato terroristico palestinese nella valle del Giordano in Cisgiordania, il capo di stato maggiore israeliano, generale Herzi Halevi, ha presieduto oggi una consultazione di responsabili alla sicurezza. Lo ha reso noto il portavoce militare. Oltre al rafforzamento della truppe regolari dislocate nella zona militare centrale, che include la Cisgiordania, il generale Halevi ha ordinato il richiamo di riservisti inquadrati nelle difese aeree e nell’aviazione.

“Quando si tratta della sicurezza, in Israele non c’è distinzione fra governo ed opposizione. Ci schiereremo uniti contro il nemico”: lo ha affermato Yair Lapid, leader del principale partito di opposizione Yesh Atid. Analoga la posizione dell’ex ministro della difesa Benny Gantz, leader del partito Unione Nazionale. “Che Hamas, Hezbollah ed Iran non si sbaglino: di fronte al pericolo non c’è qua coalizione ed opposizione. Daremo pieno sostegno – ha affermato – ad ogni operazione responsabile e determinata” che venga ordinata dal premier Benyamin Netanyahu. Gantz ha anche chiesto a Netanyahu di confermare in carica il ministro della difesa Yoav Gallant, “la cui presenza è oggi essenziale”. Dieci giorni fa Netanyahu aveva annunciato il suo licenziamento, per poi prendere successivamente una pausa di riflessione dopo una grande ondata di proteste nelle strade. Lapid ha imputato parte della responsabilità della attuale crisi allo stesso Netanyahu: “Oggi siamo in procinto di trovarci coinvolti in un conflitto su quattro fronti: al confine nord, attorno a Gaza, in Cisgiordania e a Gerusalemme. Il comportamento estremista ed irresponsabile del governo attuale ha arrecato – secondo Lapid – un danno grave al nostro deterrente”.
Cisgiordania, blindati israeliani sparano gas lacrimogeni contro palestinesi
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