Italia, mercato del lavoro. Non si ferma il “boom” nell’occupazione: a giugno il tasso di disoccupazione scende al 6,3%

Nel mese di giugno 2025 il mercato del lavoro italiano mostra segnali positivi con una riduzione del tasso di disoccupazione, passato dal 6,6% di maggio al 6,3%. Lo rileva l’Istat, che evidenzia una diminuzione di 71mila disoccupati rispetto al mese precedente e di 94mila rispetto a giugno 2024, portando il totale degli inattivi a 1 milione e 621mila persone.

Parallelamente, gli occupati sono aumentati di 16mila unità rispetto a maggio e di 363mila nell’arco dell’ultimo anno, raggiungendo complessivamente i 24 milioni 326mila lavoratori. La crescita interessa principalmente i dipendenti permanenti e gli autonomi, mentre diminuiscono i contratti a termine, attestati a 2 milioni 510mila.

Il tasso di occupazione resta stabile al 62,9%, nonostante si registri un aumento degli inattivi, +69mila su base mensile, con un incremento concentrato tra gli uomini e le fasce di età sotto i 50 anni. Il tasso di inattività si attesta quindi al 32,8%, in lieve aumento rispetto al mese precedente.

Analizzando le variazioni per genere e fascia d’età, l’Istat evidenzia come l’incremento degli occupati coinvolga in particolare le donne (+27mila), mentre gli uomini hanno registrato una diminuzione di 11mila occupati. Tra le fasce d’età, crescono gli occupati over 50, mentre calano i lavoratori tra i 35 e i 49 anni.

Sul fronte europeo, Eurostat conferma la stabilità del tasso di disoccupazione a giugno nell’Area Euro al 6,2%, in lieve calo rispetto al 6,4% di un anno fa. Nell’Unione Europea, la disoccupazione si mantiene al 5,9%. I giovani sotto i 25 anni registrano un tasso di disoccupazione del 14,7% nell’UE e del 14,1% nell’Eurozona, con lievi riduzioni rispetto ai mesi precedenti.

In sintesi, il mercato del lavoro italiano prosegue su un trend di lenta crescita, con un aumento degli occupati e una diminuzione dei disoccupati, ma permangono segnali di fragilità, soprattutto nell’aumento degli inattivi e nella diminuzione di occupazione tra alcune fasce di età e tra gli uomini.