Italia rabbiosa … di Sergio Pizzolante

Si coltiva la rabbia, l’inventiva, l’insulto, la caccia, col fucile puntato, sempre contro gli altri, l’odio di tutti contro tutti, quasi sempre, nei confronti di chi è in disgrazia, sempre.
E la ricerca del colpevole, ossessiva, continua, di chi è la colpa?
Datemi un colpevole, un palo, una piazza.
E poi c’è lo spettacolo della morte.
La ricerca spasmodica delle foto delle vittime, con le quali fare le prime pagine.
Colpevoli e vittime, lacrime ed odio.
E soldi. Pubblicità, vendite, visualizzazioni.
Tutto spacciato per giornalismo, tutto spacciato per politica. Tutto falso.
È una Arena, dove scorre il sangue per divertire il pubblico pagante. Il proprio.
È un’Italia rabbiosa e primitiva.
Che insulta dietro una tastiera, che urla se entri con un secondo d’anticipo in una rotonda per strada, che ti spacca i timpani se al semaforo non parti alla Leclerc.
È una Italia che affoga nell’invidia. Sociale.
C’è questa indignazione, senza freni, continua, per le borsette degli altri, per gli stipendi, degli altri, per le case, degli altri, per le auto, degli altri.
A Orbetello, vista mare, nei salotti, di Cortina.
Quello descritto sino ad adesso è il mercato dei Talk e dei giornali.
L’odio, la rabbia, l’invidia, l’indignazione esibita, la ricerca del colpevole, il cinismo sono la pastura.
I sacchi di alici marce buttate in mare per acchiappare pesci.
Pesci che diventano subito pastura. Anch’essi.
Soumahoro e Ischia sono ancora un esempio, l’ennesimo, di una regressione primitiva del Paese.
I giornali di destra, Verità e Libero, hanno messo gli abiti da guerra, le palle chiodate, il sangue sul viso: è nero africano e fa business con i migranti. Bingo!
Il garantismo sempre garantito agli amici e a chi paga lo stipendio, sparisce. In un attimo.
I giornalisti dei Talk e dei giornali di sinistra: è nero, africano, parla bene, cita Gramsci. Bingo!
Poi si capisce che un po’ di casini li ha fatti e allora: un palo e una piazza, anche per lui. Senza vie di mezzo.
E a Ischia vogliamo i colpevoli, subito, subito, prima della fine del programma, della puntata, in diretta. Preparate il palo e la piazza.
E poi c’è un idiota, Ministro, che vuole la galera per i sindaci. Mi cascano le balle. Le balle.
Dico la verità.
A me Soumahoro non piaceva prima. Per niente.
Adesso, adesso, mi fa più schifo chi lo beatificava prima e lo impala ora.
E Ischia, Ischia, hanno dato la colpa anche ad un condono del Governo Craxi dell’85.
Quasi 40 anni fa.
E negano il condono di Conte di 4 anni fa.
Sono i luoghi del populismo trionfante.
Politico e mediatico.
Dove i populisti attecchiscono di più.
A difesa degli abusivi nelle case abusive e caccia ai “colpevoli” per non aver abbattuto le case abusive.
Nel mezzo, padri, madri, bambini morti.
Da esibire in prima pagina.
Amen.
Sergio Pizzolante