UN PAESE DA DOVE TRAE I PASSI CHE POSSONO SERVIRE AD AFFRONTARE LA BUONA E LA CATTIVA SORTE?
Marco Nicolini (Rete): “Mi complimento per il primo intervento della legislatura di Silvano Andreani (Civico 10) che ha detto di essere interessato al provvedimento. Sono contento che sempre più consiglieri di maggioranza siano contenti ma questa è una sala parlamentare non un mercato a chiamata”.
Un Paese da dove trae i passi che possono servire ad affrontare la buona e la cattiva sorte? Quali sono le armi che ci aiuteranno a combattere, oppure le FIale che contengono le medicine che servono a curare i nostri mali? Il gioco d’azzardo può avere un ruolo nel rendere la Repubblica più appetibile agli occhi dei turisti? Sono queste le domande che sono risuonate in aula mercoledì scorso, giorno in cui si è proceduto con la ratifica del decreto n. 69 sulla regolamentazione dei giochi. Un tema ampio e profondo sul quale si è andati avanti con velocità adottando il solito strumento del decreto. I consiglieri che hanno provato a farlo presente sono stati liquidati con poche parole sebbene anche qualche esponente di Ssd avesse espresso le proprie perplessità. Tutto è stato poi messo a tacere già all’indomani quando proprio nella cornice dell’edicola di Ssd nel commentare la notizia si è evidenziato come ci sia stata solo molta dialettica. Non sembrano pensarla così dall’Italia dove i media hanno subito dato ampio risalto alla notizia perché mentre l’Italia vieta, San Marino punta sul poker. Già in aula il consigliere di Rete Marco Nicolini aveva detto “Non sono affatto convinto che il gioco d’azzardo sia una nuova attrattiva per i nostri turisti. Mi complimento poi per il primo intervento della legislatura di Silvano Andreani che ha detto di essere interessato al provvedimento che introduce la possibilità di organizzare poker sportivo in strutture oltre le 4 stelle. Sono contento che sempre più consiglieri di maggioranza siano contenti ma questa è una sala parlamentare non un mercato a chiamata. E il gioco d’azzardo ha distrutto parecchie famiglie in Italia e a San Marino, si sa poi come esso trovi terreno fertile in periodi di grave crisi economica”.
La RepubblicaSM