Italiana dispersa a Berlino: perse le tracce da ieri sera

Cresce la paura del coinvolgimento di italiani nella strage terroristica di Berlino.

Secondo quanto riporta l’HuffingtonPost, infatti, da ieri sera sarebbe dispersa una ragazza italiana.

Il suo cellulare è stato ritrovato vicino a Breitscheidplatz, il luogo dove ieri sera un rifugiato pachistano di 23 anni con il permesso di soggiorno scaduto ha falciato con un tir la vita di 12 persone e ne ha ferite altre 50. Secondo l’HuffingtonPost il cellulare della ragazza è stato consegnato alla polizia tedesca da un ragazzo. A dare l’allarme sono gli amici della ragazza che non hanno notizie di lei. Non ne ha nemmeno l’azienda dove lavora e che questa mattina non l’ha vista arrivare al lavoro. Il suo datore di lavoro al momento non ha rilasciato dichiarazioni, perché non autorizzato, così come l’Ambasciata italiana a Berlino. I parenti intanto cercano notizie in Rete.

Una fonte della polizia tedesca, contattata dall Huffignton, “conferma che la giovane sarebbe dispersa”. Il suo nome è Fabrizia Di Lorenzo ed è una ragazza di Sulmona che ha studiato all’Università di Bologna Scienze internazionali e diplomatiche. La famiglia si è subito recata a Berlino per avere maggiori informazioni nella speranza che non sia tra le vittime ancora in identificate. Nel suo profilo Linkedin si legge che dopo la laurea magistrale a Bologna nel 2012 ha fatto un master alla Cattolica in “German for the economics communication” e poi è andata a Berlino a lavorare nell’azienda di trasporti 4flow AG.

“Grande apprensione per la nostra connazionale dispersa” durante l’attentato terroristico a Berlino, ha detto il presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

“Stanotte avevamo già capito”, ha detto a La Vita in Diretta il papà di Fabrizia Di Lorenzo. Che poi ha aggiunto: “Abbiamo capito che era finita stanotte all’una e mezza: siamo stati noi a chiamare la Farnesina, ma l’aiuto più grande ce lo hanno dato i carabinieri di Sulmona. Ci siamo mossi coi nostri canali, ma da quanto mi dice mio figlio da Berlino, non dovrebbero esserci più dubbi. E’ lì con mia moglie in attesa del Dna, aspettiamo conferme, ma non mi illudo”. ilgiornale.it