Italiana fermata in Iran: ‘Donne chiesero aiuto in ostello’

 In uno degli ultimi post scritti su Instagram, Alessia Piperno – la romana fermata in Iran il 28 settembre scorso – raccontava della manifestazioni di piazza e di come un giorno nel suo ostello arrivarono due donne, due uomini e due bambini per chiedere loro aiuto, spaventati dagli scontri. “Non penso che dimenticherò mai quella prima notte – le sue parole -. Avevamo corso verso l’ostello con il cuore in gola, mentre i suoni degli spari rimbombavano alle nostre spalle e l’odore del gas si emanava nell’aria”. “Ho chiuso la porta dell’ostello mentre la gente urlava per le strade – continua -.
    Dopo nemmeno 30 secondi ho sentito bussare violentemente alla porta dell’ostello. Erano due donne, due uomini e due bambini.
    Tossivano bruscamente per aver respirato il gas, e la donna più anziana aveva un attacco d’asma e di panico. ‘Milk, milk’.
    Urlavano. Mentre gli passavo un bicchiere d’acqua. In quei secondi mi è sembrato di non capirci niente. Il caos mi aveva seguito dentro quelle mura”. Il racconto si conclude con il disegno fatto da una bambina sul telefonino di Alessia in quei momenti di terrore. “Ha disegnato una casa – conclude -. Non parlava in inglese, eppure quando ha disegnato quel sole, mi ha detto ‘Sun’. Sun, mi ha detto”. 
   


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