“Ius soli sforzo principale”, “Siete su un altro pianeta”. Scontro tra Letta e Meloni

Nel mezzo della più grande crisi economica dal secondo dopoguerra, con la guerra che bussa ai confini dell’Unione europea e la pandemia che ancora non è del tutto finita ma lascia importanti strascichi alle sue spalle, Il Partito democratico ha ripreso a battere sullo ius soli. È Enrico Letta a tornare alla carica durante il congresso di Demos: “Potrò dire che il mio tempo al Pd sarà stato utile quando verranno approvati lo ius culturae e lo e us soli. Lo penso profondamente perché so quanto il Paese è indietro su questo, questo deve essere lo sforzo principale che abbiamo davanti“. Parole che hanno ovviamente fatto storcere il naso a tanti, tra i quali anche Giorgia Meloni.

Enrico Letta parla di “sforzo principale che abbiamo davanti” in uno dei momenti peggiori per la Repubblica riferendosi a ius soli e ius culturae, quando gli italiani sono alle prese con rincari straordinari per l’energia elettrica e molte aziende, per questo motivo, sono costrette a chiudere. Parole sconsiderate alla luce del generale quadro dell’Italia, che hanno spinto Giorgia Meloni a replicare tramite i social alle parole del segretario del Partito democratico: “Aumento del costo delle bollette, rincaro prezzi, benzina alle stelle, imprese in ginocchio, emergenza immigrazione clandestina e scarso controllo del territorio… Ma per il Pd la priorità resta sempre e solo lo ius soli. Caro Enrico Letta, non è l’Italia a restare indietro, siete voi che vivete su un altro pianeta ancora non ben identificato“.

L’obiezione di Giorgia Meloni ha scaldato gli animi ed Enrico Letta si è sentito in dovere di replicare alla leader di Fratelli d’Italia, utilizzando il sarcasmo su un tema così serio e importante: “Nel più puro benaltrismo. La verità è anche peggio. Non li volete. E non avete nemmeno il coraggio di dirlo. Altrimenti facciamo che appena calano le bollette approviamo lo ius culturae e la nuova legge sulla cittadinanza?“.

Allo stesso congresso di Demos è intervenuto anche il coordinatore di Forza Italia Antonio Tajani, piuttosto critico sull’idea di Enrico Letta, inattuabile nell’attuale contesto sociale e culturale italiano: “Lo ius culturae andrebbe bene se ci fosse una cultura e una identità che viene difesa. Ma ne siamo sicuri, quando abbiamo paura di avere una croce nelle scuole? Quando chiediamo alle persone se si offendono quando c’è un crocifisso? Prima di arrivare allo ius culturae bisogna avere una forte identità di valori“.


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